martedì 16 dicembre 2008

Onda Anomala Party!


mercoledì 17/12 sera cena e concerto + dj set:
live band e musica revival-trash anni '60 - '70 - '80 al night long!


Dopo mesi di iniziative e manifestazioni contro la 133 e la legge Gelmini l'Onda Anomala festeggia!!!
La sera prima dell'ultima assemblea interfacoltà di dicembre, giovedì h. 16.00 in Accademia di Brera, rilanciamo verso gennaio con nuove iniziative, mobilitazioni e spazi liberi aperti nelle università e nelle metropoli... Abbiamo cominciato per non fermarci!

dalle h. 19.00 - CS Cantiere, v. Monte Rosa 84 m1 Lotto


Collettivo AutArt dell'Accademia di Brera, collettivo No Pasaran di mediazione linguistica e culturale, collettivo di scienze politiche, Studenti di Politecnico, Bicocca, Festa del perdono, Lingue.
www.ondanomalamilano.org

Giovedì 18 - h.16.00 Assemblea interfacoltà


L'ONDA ANOMALA NON SI FERMA:


All' Accademia delle Belle Arti di Brera giovedì 18 dicembre un appuntamento per rilanciare, con uno sguardo in avanti a partire da gennaio con la riapertura dei corsi, nuove mobilitazioni, per costruire l'università libera determinati a non fermarci fino al ritiro della 133, della 137 e della 180.

L'Onda Anomala non ha nessuna intenzione di fermarsi, e settimana prossima durante l' iniziativa "Accademia LIbera" alla sede di Brera in S.Carpoforo alle 16.00 assemblea tra le facoltà e le accademie in mobilitazione permanente per discutere a partire dagli scorsi mesi di mobilitazione intensa e continua, le modalità di riapertura delle iniziative da gennaio in avanti: ragionare sull' autoriforma delle università, a partire dai percorsi di autoformazione, tenendo aperta una forte critica alla didattica, con blocchi della didattica stessa per riappropriarci della formazione; discutere di come aprire una vertenza forte sul welfare attraverso pratiche di conflitto perchè non solo non pagheremo la crisi delle banche ma anzi rivendichiamo reddito; rilanciare i blocchi metropolitani sempre con quello sguardo alle mobilitazioni selvagge contro il CPE che a Parigi pochi anni fa hanno vinto, e alle battaglie che dall'Italia alla Grecia attraversano l'Europa, per fermare, a partire dal Processo di Bologna, la svendita e la privatizzazione delle università.

ABBIAMO COMINCIATO PER NON FERMARCI, CON ALEXIS NEL CUORE


Giovedì 18 dicembre h.16.00 Accademia di Brera - S.Carpoforo, Via Formentini 12

Accademia di Brera in Mobilitazione Permanente


Spot audio @:
http://audio.radioshock.info/081216_spot_serata_uni.mp3

venerdì 12 dicembre 2008

L'Onda generalizza lo sciopero!

Oltre 10mila studenti in piazza da Cairoli a Duomo.

Gelmini rimanda, noi non ci fermiamo.

Oggi, 12 dicembre anniversario della strage di piazza Fontana, in più di 10mila siamo scesi in piazza nella giornata di sciopero generalizzato, che ancora una volta vede il protagonismo diretto e moltitudinario di una nuova composizione sociale.

Questa giornata non sarebbe potuta esistere senza la potenza dell'Onda e di tutti quelli che hanno riempito le piazze ridando vita alla nostra metropoli, senza che qualcuno, dal basso, riprendesse la parola, aprendo la vertenza sulla crisi, a partire dalla formazione ma sapendo guardare anche oltre, alla precarietà della vita e al redditto. Praticando l'autonomia e l'irrapresentabilità, costruendo dal basso la libera università e l' altra formazione: quella delle scuole autogestite, dell'elaborazione di sapere vivo e attuale.

"La vostra crisi non la paghiamo noi" assunto da migliaia di persone negli ultimi mesi non è solo uno slogan ma si è fatto subito pratica, costruita quotidianamente. Il "Noi" dello slogan non è corporativo e non parla solo degli studenti: "Noi" sono tutti coloro che la crisi non l'hanno prodotta e che dunque non intendono pagarla.

Ad ottobre dicevamo "abbiamo cominciato per non fermarci": così è stato e così sarà.

Arriviamo al 12 dicembre, alla chiusura dei corsi nelle facoltà e delle scuole, potenti di questi tre mesi di mobilitazioni in cui abbiamo inondato tutta la città, con blocchi metropolitani e lezioni aperte a tutti, visite gratuite nei musei, manifestazioni in centinaia di migliaia.

Non ci siamo fermati davanti ai contentini con cui la Gelmini ha provato a calmarci come la 180, credendo di poter arginare la mareggiata di una generazione che esplode riprendendo in mano il proprio futuro e non ci fermeremo di certo nemmeno di fronte alla notizia di nuovi passi indietro .

Se tre mesi di Onda Anomala hanno pagato e la Ministra si trova costretta a dover rimandare l'attuazione del decreto sulle scuole superiori e a tentennare sulla generale riforma del mondo della formazione, quello che diciamo più forte che mai è di non illudersi: 2009 o 2010, questa riforma la bloccheremo! E non ci fermeremo fino al ritiro della 133 137 e 180. E non solo, continueremo a costruire autoformazione, vertenza, cortei selvaggi, per articolare ogni giorno il blocco sociale delle delle facoltà e delle scuole, costruendo fin da subito liberi luoghi della formazione, fino al ritiro della legge Gelmini e già pronti a bloccare la proposta di legge Aprea che tra scuola fondazione e preside manger costituisce la vera riforma che smantella la scuola.

Da Largo Cairoli il corteo ha percorso le vie del centro fino a Piazza Duomo.

Fermandoci in piazza Fontana, abbiamo ricordato quella strage di 39 anni fa, con gli striscioni che recitavano "Io non ho paura, non c'è futuro senza cultura. Da Milano ad Atene con Alexis nel cuore l'onda anomala non si ferma" e ancora " e ribadito come le minacce e le intimidazioni non fermeranno un'Onda che è passata all'attacco: "Tre mesi di onda fanno effetto, voi rimandate e noi non ci blocchiamo!".

Ci siamo opposti con forza alle politiche di paura vecchie e nuove: dalle bombe di stato piazzate dai fascisti negli anni di piombo, al G8 di Genova del 2001 (di cui i veri responsabili del massacro restano tuttora impuniti), ai soliti provocatori "sotto copertura" visti a piazza Navona a Roma, fino all'assassinio di Alexis da parte della polizia sabato scorso ad Atene.

Questo corteo è dedicato ad Alexis, ucciso a 15 anni dal proiettile di un poliziotto, durante le mobilitazioni contro la riforma dell' istruzione e privatizzazione degli atenei
Da Milano ad Atene con Alexis nel cuore, non abbiamo paura delle nuove strategie della tensione e non crediamo alle paure securitarie create contro ogni forma di diversità in nome della retorica della legalità.



P.s.: il corteo, molto partecipato, si è concluso in Piazza Fontana dopo aver riempito Piazza Duomo insieme ai sindacati di base; quando si sono sciolti gli spezzoni delle facoltà, là è finita un'altra giornata dell'onda. Ma già ci stiamo organizzando affinchè l'onda continui a reinventarsi e soprattutto a crescere.

Ci chiederemo in forma mai scontata come e quando occupare e autogestire le università, bloccare la didattica o trasformarla, a partire da Gennaio, quando ricominceranno i corsi e le facoltà torneranno a riempirsi di studenti. Ricominceremo a mobilitarci con le molte forme che abbiamo attraversato in questo autunno, dalle lezioni in piazza ai cortei selvaggi, per riempire di nuovo con l'onda le strade della città e le nostre università.

Facoltà e Accademie in Mobilitazione.

Coordinamento dei Collettivi Studenteschi

12 dicembre, sciopero metropolitano

12 DICEMBRE 2008
SCIOPERO METROPOLITANO
3° NO GELMINI DAY


Il 12 dicembre sarà di nuovo sciopero metropolitano, oltre che No Gelmini Day, come il 17 ottobre, il 30 ottobre e il 14 novembre.

Il mondo della formazione che sta costruendo le libere università e scuole, dal basso, a partire da chi l'università la vive: studenti, tecnici amministrativi, dottorandi, ricercatori precari, insegnanti, genitori, scenderanno in piazza. Contro la devastazione dell'università e della scuola pubblica, la legge 133, e i decreti legge 137 e 180, contro la cancellazione del welfare, la precarietà del lavoro e della vita, per pretendere che di scuola e di lavoro non si muoia più, per l'accesso al reddito, alla cultura, alla mobilità, alla libera circolazione dei saperi, continueremo a dire che la crisi dei banchieri e dei bancarottieri non la pagheremo noi, nè tutti coloro che l'hanno subita.

Di fronte al tentativo di bloccare il nostro futuro, la speranza e la possibilità di immaginare un qualunque progetto di vita e di organizzarci contro chi ogni giorno ci toglie queste speranze e possibilità, abbiamo bloccato le città.

Il 12 dicembre è una data che in questa città da più di quarant'anni evoca la barbarie del fascismo e della violenza dello stato e richiama all'organizzazione i movimenti per la loro libertà di mobilitazione, contro ogni tentativo di terrorizzare le piazze e la mobilitazione sociale. Contro chi propone militari ad ogni angolo e pacchetti securitari noi rispondiamo che l'unica sicurezza sono i diritti sicuri e subito!

Non siamo più disposti a subire delle città in cui la disgregazione e l'alienazione nelle relazioni sociali sono la regola, laddove uno su mille ce la fa, in cui imperversa la barbarie del razzismo, la paura delle diversità. Siamo meticci e solidali, antirazzisti, antifascisti e antisessisti, vogliamo essere protagonisti del presente e del futuro, abbiamo ripreso le strade, abbiamo fatto vivere le nostre facoltà, abbiamo cominciato per non fermarci.


h. 9.00 p.zza cordusio - spezzone universitario, prima appuntamenti in tutte le facoltà

h. 9.30 l.go cairoli



giovedì 11 dicembre 2008

Apertura serale di Città Studi

Oggi dalle 17:00 si susseguiranno molte iniziative nel dipartimento di Fisica organizzate dagli studenti delle facoltà scientifiche della Statale e del Politecnico Leonardo e Bovisa. Sono previsti laboratori sull'autoriforma e sulle strategie di blocco della 133 da praticare da Gennaio, sale studio, assemblee e dibattiti, cineforum, musica...
Tutto questo nell'ottica di riappropiarsi degli spazi di vita e di crescita all'interno dell'università e della città, in cui gli studenti possano autogestire attività culturali e politiche, immaginare e costruirsi un futuro di diritti e non di precarietà. Ci sarà inoltre la possibilità di fermarsi a dormire per tutti gli studenti che vorranno partecipare allo sciopero metropolitano del giorno seguente, che per Città Studi avrà concentramento alle 8:30 in P.za Leo.

Videocumunicato Bicocca: AULETTA OCCUPATA



Telecamere in ogni dove,
guardie armate a controllare le porte,
21 edifici uguali nell'essere isolati,
convention inutili di banche e imprese,
lezioni frontali e monotone.

Mai uno spazio per chi l'università non vuole attraversarla, ma viverla e farla vivere...

... non in maniera passiva e stressante, ma costruttiva e coinvolgente per capire e approfondire quello che studiamo, senza rincorrere date, esami, aule e scontrandoci con persone che probabilmente altrimenti non incontreremmo mai.

Abbiamo deciso di liberare uno spazio perchè diventi luogo di incontro, di condivisione delle nostre conoscenze, delle nostre idee, per creare l'università che vogliamo, non quella delle nozioni, ma quella costruita a partire da NOI.

Per farlo, abbiamo bisogno di poterci ritrovare, non su tavoli e sedie inchiodate a terra, ma in un luogo in cui ci si possa avvicinare, conoscere, muovere, scambiarsi di posto.

Uno spazio da vivere veramente, da costruire in tanti, da fare nostro, come nostra vogliamo fare l’università che non ci piace.
Questo spazio è l'aula U4-10, che diverrà osservatorio permanente sulla legge 133, in cui tutti gli studenti possono proporre percorsi e iniziative per la costruzione della nostra università.

mercoledì 10 dicembre 2008

10 DICEMBRE 2008 Giornata nazionale di mobilitazione delle Accademie RIPRENDIAMOCI LA CULTURA, MUSEI, MOSTRE, TEATRI GRATUITI PER TUTTI!

Verso il 12 dicembre, generalizziamo lo sciopero al mondo della formazione artistica...

"NON SIAMO IL PROBLEMA MA LA SOLUZIONE"
cartellone appeso nelle facoltà in mobilitazione a Pisa
"SAPERI, REDDITO, DESIDERIO. DIAMO UN FUTURO AI NOSTRI SOGNI"
striscione appeso il 17 ottobre a Palermo

Ormai da due mesi, un' Onda Anomala invade le città di tutta Italia, determinata a prendere in mano il proprio futuro; a partire dalle strade e le piazze, fino alle aule o le facoltà intere, gli studenti hanno cominciato a riprendersi gli spazi e i tempi necessari alla costruzione di una nuova università, che sia comune e libera; qui e ora, attraverso le lezioni in piazza e i blocchi metropolitani, le notti bianche, le occupazioni e i cortei mettiamo in campo pratiche reali che danno vita ad un sapere veramente utile alle nostre vite e non al guadagno economico di altri, un sapere che non ha nulla a che fare con il nozionismo ammuffito del vecchio sistema già fallito del il 3+2; un sapere libero, e partigiano, un sapere che nasce dal basso, che mette valore la condivisione e non la specializzazione e per questo sa essere incontrollabile.

L'Alta Formazione Artistica e Musicale condivide con le università il sistema di accumulazione feroce dei crediti, e le tasse: in cambio però non riceve nemmeno un titolo di studio del valore di una laurea...una battaglia che nelle Accademie viene portata avanti da quasi 10 anni ma, grazia a Mariastella Gelmini, la legge attuativa è stata definitivamente abbandonata. Un elemento in più che -da Berlinguer, alla Moratti, passando per Mussi ministro senza qualità fino alla Gelmini-
si aggiunge ai tentativi di distruzione della formazione pubblica.
Che nessun governo abbia intenzione di investire nella formazione è un dato appurato, e l'Onda, irrappresentabile, senza partiti e senza bandiere, costruisce da sè il proprio futuro, autoriformando le università.

Il sapere, la cultura e l'arte sono beni comuni, siamo noi studenti, giorno per giorno, a costruirli nelle aule e nei corridoi delle università e delle accademie, per questo rivendichiamo che siano accessibili per tutti. Una accumulazione continua di sapere che immediatamente viene messa a valore economicamente, producendo profitto per altri mentre gli studenti lavorano gratuitamente, sono precari a tutti gli effetti, fanno stages senza essere pagati, e tantomeno hanno il. diritto a usufruire gratis agli strumenti necessari per studiare e vivere in modo dignitoso: dai libri al materiale più costosto necessario a seguire laboratori, dai musei ai teatri, fino ai buoni pasto e alle case.

Siamo l'innovazione culturale di questo paese, e reclamiamo reddito, siamo decisi a riprenderci il compenso economico che ci spetta per la produzione che quotidianamente mettiamo in campo: faremo questo mercoledì 10 dicembre, due giorni prima della data nazionale in cui con uno sciopero metropolitano bloccheremo nuovamente ogni città. In questa data, saremo davanti a mostre e musei, cinema e teatri a reclamare l'ingresso gratuito, per tutti e tutte.

Verso il 12 dicembre, generalizziamo lo sciopero al mondo della formazione artistica, riprendendoci l'arte e la cultura.
Accademia Delle Belle Arti di Brera in Mobilitazione Permanente

mercoledì 3 dicembre 2008

I diversamente strutturati incontrano studenti e lavoratori degli atenei milanesi - mer3dic ore 16:30 aula 211 Statale Festa del Perdono

La Controriforma che il Governo ha in serbo per l’Università non ha ormai più segreti per nessuno. In linea con la politica di sistematica destrutturazione e svendita di quel poco di stato sociale che rimane in questo paese, essa si ridurrà a un pallido simulacro legislativo, nella sostanza una mera legittimazione dei tagli genialmente concepiti da Giulio “mani di forbice” Tremonti. Per quanto drammatica, la trasversalità dei tagli unisce, per la prima volta dopo molti anni, soggetti che fino ad ora avevano sempre faticato a coordinarsi: insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, personale non docente, lavoratori del comparto amministrativo, ricercatori non strutturati, studenti. Definisce inoltre in maniera ben chiara quale sia l’obiettivo della nostra mobilitazione, ovvero la legge Finanziaria, strumento principe con il quale il Presidente del Consiglio intende sbarazzarsi dell’Istruzione e della Ricerca pubbliche, gli ultimi ostacoli all’omologazione e alla cancellazione di qualsiasi coscienza critica nel nostro paese. Tuttavia, la nostra iniziativa non può e non deve ridursi alla difesa dello status quo, offrendo così facilmente il fianco alla critica di chi nasconde dietro a strombazzati propositi di riforma e trasparenza il preciso intento di introdurre un principio di disuguaglianza nella fruizione e nella condivisione di un bene che deve essere per sua natura pubblico e disponibile a tutti, cioè la cultura. Loccasione di una così ampia convergenza di energie e di saperi va sfruttata per elaborare la nostra pars construens.

La creazione di una Riforma dal Basso significa pensare a quello che vorremmo e a come riuscire a costruirlo, per affiancare alla lotta contro i tagli la nostra battaglia per cambiare l’università. Adesso e' il momento della proposta reale, di costruzione dei contenuti, della nostra idea di università, delle nostre rivendicazioni. Per fare questo dobbiamo avere la capacita' di articolare proposte che siano il riflesso di uno studio serio.

Questo processo vive dell'incontro e del dialogo con tutte le componenti dell'università, lavoratori, studenti, ricercatori.

Invitiamo tutti gli studenti e i lavoratori degli atenei milanesi a un incontro-assemblea per discutere e ragionare insieme sulla costruzione di un percorso comune di riforma dal basso dell’università a partire dai temi emersi dai workshops di Roma su didattica, welfare, formazione e ricerca.

Dar vita a questi ambiziosi obiettivi significa arrivare al 12 dicembre, giorno dello sciopero generale, forti di idee, proposte e strategie. Avendo costruito quello che siamo, e soprattutto che saremo!

martedì 2 dicembre 2008

Liberata un'aula per gli studenti in festa del perdono

Udite Udite!
Oggi 02/12/08 gli studenti e le studentesse della statale hanno colorato una classica giornata autunnale milanese liberando un'aula nel pieno centro dell'università precedentemente occupata da vuote scuse amministrative e burocratiche.
L'aula è stata liberata con l'unico scopo di popolarla, e quindi di renderla viva. Finalmente uno spazio dove chiunque potrà costruire una valida alternativa all'apatica vita accademica.
La nostra volontà è quella di trasfomare questo luogo in una scintilla di gioia e di rabbia da dove lo scambio di esperienze, la socialità e l'autogestione divampino in una lotta per riprenderci la città.
Un punto di partenza per cambiare il nostro presente. Uno spazio aperto a tutte le persone che vogliono organizzarsi.

Spazio Liberato - Aula Autogestita
Chiostro Centrale, Universita Statale di Milano, via festa del perdono.

Sentirete parlare di noi...
Studenti delle Facoltà di Lettere e Filosofia e Giurisprudenza

Lambrate, Cadorna, Garibaldi: gli studenti organizzano delle colazioni per informare e solidarizzare con i pendolari

Oggi nelle stazioni ferroviarie di Lambrate, Garibaldi e Cadorna gli studenti di Politecnico Leonardo e Bovisa, Statale Città Studi e Scienze Politiche hanno organizzato delle colazioni e distribuito volantini ai pendolari, che invitano a partecipare allo sciopero metropolitano del 12 dicembre.

Questo il testo della lettera distribuita oggi:

Car@ pendolare,
siamo studenti universitari e da Settembre ci stiamo mobilitando contro la politica governativa di dismissione dell'Istruzione pubblica.
La tendenza a tagliare e privatizzare i servizi pubblici non è un processo che coinvolge esclusivamente il mondo dell'istruzione ma va a toccare diversi ambiti della società: dalle Ferrovie dello Stato e i trasporti pubblici all'acqua e la Sanità.
Il privato punta alla massimizzazione del profitto, non ha quindi nessun interesse nella salvaguardia dei diritti dei cittadini e, posto in una posizione di monopolio, come in questi casi, non garantisce un servizio di qualità.
Assistiamo al tentativo disordinato di arginare una crisi provocata da banchieri, speculatori e alta finanza, ma i provvedimenti vanno a scapito di chi non ne ha avuto la responsabilità: i tagli al welfare e le privatizzazioni colpiscono e penalizzano tutti i cittadini, proprio in quei settori in cui invece c'è la necessità di maggiore sicurezza.
Crediamo che la prima necessità sia quella di mantenere e potenziare i servizi pubblici: investire sulla Ricerca e sull'Istruzione, sul diritto alla mobilità e alla casa è il primo passo da compiere per uscire dalla crisi.

Invertire la rotta del governo è possibile,
partecipiamo allo SCIOPERO METROPOLITANO del 12 Dicembre!
Preconcentramento uni h.9:00 @ P.za Cordusio, poi L.go Cairoli h.9:30