martedì 2 giugno 2009

Alessandro e Domenico finalmente liberi! L'Onda non si arresta!


Dopo settimane di mobilitazioni e durante un presidio di solidarietà dell'Onda a Torino, il Tribunale del Riesame lunedì 1 giugno ha finalmente deciso la scarcerazione di Alessandro e Domenico, i due studenti arrestati durante le odiose e violente cariche della polizia al G8 University Summit di Torino.
Dopo oltre due settimane di carcere, i compagni arrestati sono quindi finalmente usciti dalle Vallette, entrambi con l'obbligo di dimora e firma, rispettivamente a Sassari e a Torino.

La notizia della liberazione arriva dopo giorni di mobilitazioni, presidi e iniziative che hanno attraversato tutta l'Italia e le nostre facoltà per ribadire che non ci lasciamo intimidire da chi pensa di zittirci a colpi di manganello e manette, e che non può essere reato oltrepassare le zone rosse di chi pensa di poter decidere arbitrariamente per le nostre università e il nostro futuro, come ha dimostrato la giornata del 19 maggio!L'onda non si arresta, ma continua a travolgervi!

Network dei Collettivi per l'Autoformazione

Per info: www.uniriot.org
www.ondanomalamilano.org

martedì 26 maggio 2009

Mercoledì 27 maggio: Giornata di mobilitazione nelle scuole e nelle facoltà

Dopo la straordinaria giornata di Torino e l'arresto dei compagni Alessandro e Domenico durante le odiose e violente cariche della polizia, l'Onda anomala di Milano ancora una volta si prepara a una nuova giornata di mobilitazione per travolgere scuole, accademie e università con sempre più anomale inondazioni!

Ancora una volta scegliamo di continuare a seminare autogestione, indignazione e rivolta nei luoghi di sapere per chiedere a gran voce la liberazione dei compagni arrestati al G8 University Summit e ribadire che non ci pieghiamo a chi tenta di fermare l'Onda a suon di manganello e manette...L'ONDA NON SI ARRESTA, CONTINUA A TRAVOLGERVI!

Gli appuntamenti della giornata:


> H. 14 Preappuntamento in Cantiere + H. 15.30 via Ripamonti: il Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano e Provincia aderisce all'iniziativa di ReteScuole "Rivogliamo la nostra scuola" sotto gli uffici del Provveditorato. IL NOSTRO FUTURO NON E' IN VENDITA, DALLA SCUOLA VOGLIAMO UN SAPERE UTILE!


> Dalle h. 16 fino a sera @ Facoltà di Scienze Politiche: Reclaim your spaces! Festa di Scienze Politiche! Assemblea sugli spazi + aperitivo + dj set reggae powered by Collettivo di Scienze Politiche & Studenti Fuori controllo!


> Dalle 21 @ Brera: Notte Bianca in Accademia a cura del Collettivo AutArt! Spettacoli e musica sempre più anomali!


Per info: scipolmilano.noblogs.org
myspace.com/autart
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venerdì 22 maggio 2009

Convalidato l'arresto di Alessandro, fermato durante il corteo a Torino. L'onda non si arresta, mobilitazione permanente!

Giovedì ore 20: Arriva la convalida dell'arresto di Alessandro e Domenico.

L'onda non si arresta! Mobilitazione permanente!

> Guarda i prossimi appuntamenti

Durante le cariche che hanno seguito il rifiuto di accettare la zona rossa al corteo di Torino è stato fermato un compagno di Milano, partito la mattina col treno insieme a centinaia di altri ragazzi e ragazze. Chiediamo con forza il suo rilascio immediato, perchè l'onda non si arresta!

Infatti il corteo di martedì ha espresso per tutto il percorso e fino in fondo i messaggi, la determinazione e la radicalità di un movimento che questo autunno ha scosso tutte le città, università e scuole. Chi teme le contestazioni non sa far altro che barricarsi nei suoi summit autoreferenziali e illegittimi, schierando a protezione dei suoi loschi affari altrettanto loschi figuri, che non esitano a caricare e a gasare coi lacrimogeni migliaia di studenti che esercitano il diritto di manifestare, protestare e ribellarsi.

Prossimi appuntamenti:

alt23/05 - Sabato ore 9.30 Università Statale di Milano, incursione dell'onda antirazzista all'Open Day dell'università Statale

alt22/05 - Venerdì ore 18.00 carcere delle Vallette a Torino, Presidio per la libertà di Alessandro e Domenico

alt21/05 - Incursione al rettorato e striscioni nelle facoltà. Ale libero subito!



Leggi il comunicato: Alessandro Libero Subito!

Oggi a Torino migliaia di studentesse e studenti hanno dimostrato come il fuoco delle mobilitazioni di questo autunno contro il decreto Gelmini non si sia spento, andando a contestare il G8 university summit con rabbia e determinazione. Un summit che si svolge durante una crisi causata dalla stessa istituzione illegittima che di questa crisi è la diretta responsabile, riempiendosi la bocca a sproposito di termini quali sostenibilità e sviluppo, quando i fatti hanno evidenziato l'insostenibilità di questo sistema economico e all'interno di questo le misure proposte per la trasformazione delle università secondo il modello aziendale.

Delle grandi mobilitazioni che in questo autunno hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone per la difesa di una formazione libera e accessibile a tutti e tutte è rimasta la capacità di rendere gli studenti, i lavoratori e i ricercatori degli atenei i protagonisti di un grande cambiamento dal basso: una reale opposizione sociale che oggi ha dimostrato la maturità per riprendersi le strade di Torino e isolare i baroni e il loro insostenibile summit come un corpo estraneo da quello che è il reale mondo universitario.

Un'estraneità che si è manifestata anche nell'incredibile presenza di forze dell'ordine in assetto antisommossa a difesa del fortino dei baroni, che ha evidenziato ulteriormente la distanza tra la loro idea di formazione e l'univeristà che invece reclamano gli studenti, i lavoratori e i ricercatori, istituendo addirittura una 'zona rossa', inaccessibile e militarizzata come ai tempi delle giornate del G8 genovese del 2001.

Nel legittimo tentativo di non accettare divieti e zone off limits, un grande corteo di studenti partito da Palazzo Nuovo, ha sfilato per le vie della città cercando di raggiungere il luogo dell'insostenibile summit, trovandosi a fronteggiare un ingente numero di poliziotti e carabinieri, che non hanno esitato a caricare la manifestazione. All'interno di queste cariche Alessandro, un nostro compagno, è stato tratto in arresto.

Chiediamo la sua immediata liberazione, rivendicandoci tutto il percorso che ci ha portato oggi a Torino a contestare il loro modello di università e tutte le pratiche che, dalle mobilitazioni di massa di questo autunno, ai blocchi metropolitani, fino alla rabbia e alla determinazione di questo corteo, hanno caratterizzato l'azione autorganizzata degli studenti in questi ultimi mesi. La nostra lotta non è finita... è appena cominciata!

Alessandro libero subito!
Dalle facoltà in rivolta, contro le università dei baroni!

Onda Anomala Milano:
Retestudenti.noblogs.org
Corsari-milano.noblogs.org
Network dei Collettivi Universitari per l'Autoformazione
[Coll. AutArt di Brera - Coll. No Pasaran di Mediazione Culturale - Collettivo di Scienze Politiche]
Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano e provincia

lunedì 18 maggio 2009

G8 University Summit

Poche ore alla partenza per la manifestazione nazionale contro il G8 University Summit of Turin, ore 8.00 Stazione Centrale 10 euro possono bastare

X info: 3383386356

giovedì 14 maggio 2009

Venerdì 15 maggio: giornata di mobilitazione a Scienze Politiche contro il G8 University Summit




Continua nella Facoltà di Scienze Politiche di Milano (via Conservatorio 7, mm1 San Babila) la mobilitazione verso l'insostenibile G8 university Summit di Torino, con la giornata di venerdì 15 maggio interamente contraddistinta da iniziative politiche, autofinanziamento e momenti di socialità e cultura libere e alternative!

Dalla tarda mattinata pranzo sociale a cura del Collettivo di Scienze Politiche, con prezzi per tutte le nostre tasche precarie!

Dalle 14.30 si terrà quindi nel cortile della facoltà un'assemblea pubblica con la presentazione del libro "Crisi dell'economia globale" (da poco uscito ed edito da Ombre Corte) con il co-autore e ricercatore dell'università di Bologna Federico Chicchi, con il ricercatore dell'università di Milano Adam Arviddson, il Collettivo e i Diversamente Strutturati della Facoltà. Dopo la prima presentazione con Andrea Fumagalli e Stefano Lucarelli al Cs Cantiere, sarà un nuovo momento di approfondimento aperto a tutt* sulla crisi, il precariato cognitivo e la dequalificazione dei saperi vista dagli occhi di tutte le componenti del mondo della formazione..Per portare nuovi spunti, riflessioni e analisi comuni verso il G8 dell'Università e le nuove mobilitazioni!

A seguire dalle 17 aperitivo sociale e dj set reggae a cura della ZizzaPawaPosse...Un momento di socialità con un gruppo che viene dal cuore di Milano per parlare di saperi, libertà e antirazzismo!!

E durante tutta la giornata iniziative politiche, banchetti informativi e iniziative di autofinanziamento verso il Free Knowledge Train di martedì 19 alle 8 in Stazione Centrale per andare al corteo nazionale di Torino...L'ONDA NON VI SOSTIENE, VI TRAVOLGE! Stay Tuned!



Collettivo di Scienze Politiche

Per info: scipolmilano.noblogs.org
www.uniriot.org
www.ondanomalamilano.org

ATTENZIONE!!! Contro il G8 dell'Università appuntamento alle 8 in Stazione Centrale! BLOCK G8!


L'appuntamento in stazione centrale è anticipato alle ore 8:00 poichè l'inizio del corteo è stato spostato alle ore 11!

martedì 12 maggio 2009

Occupati gli uffici di Trenitalia Spa

TRENITALIA E IL MiTo DELLA MOBILITÀ PUBBLICA E SOSTENIBILE?
PER MANIFESTARE 10 EURO POSSONO BASTARE!

Guarda il video dell'iniziativa di oggi
Guarda le foto dell'iniziativa di oggi
Oggi dopo l'assemblea delle facoltà ribelli all'accademia di Brera in decine di studenti ci siamo diretti agli uffici di Trenitalia, reclamando prezzi adeguati per
andare a Torino il 19 maggio alla manifestazione contro il g8 university summit,
prezzi a misura di studenti, lavoratori, dottorandi e ricercatori: precari della conoscenza che lavorano ogni giorno senza alcun tipo di retribuzione e riconoscimento, senza prospettive migliori per la ricerca e per la propria vita.

Oggi abbiamo occupato gli uffici di Trenitalia per reclamare ciò che ci spetta, il diritto alla mobilità, come risposta siamo stati allontanati a spintoni, in perfetta sintonia con le politiche neoliberiste di Trenitalia spa, che nega, in tempi di crisi, ogni responsabilità nel impedire a migliaia di precari di potersi muovere liberamente, visto il costante aumento del prezzo dei biglietti.

La nostra richiesta è ben chiara: andremo a Torino e pagheremo quanto potremo permetterci, perchè se il g8 è insostenibile, anche il ruolo di trenitalia lo è. In tempo di crisi, Trenitalia SPA spende milioni di euro per costruire tratte ad alta velocità come la MiTo, a fronte di ritardi, guasti e sopressioni per pendolari e viaggiatori. Un servizio che dovrebbe essere pubblico anziché affidato ad un S.p.A, che ha trasformato i fondi pubblici e la rete ferroviaria in un affare privato legato
esclusivamente a interessi economici e non alle necessità e i diritti delle
persone. Un mito di mobilità pubblica e sostenibile che di fatto non permette
di muoversi liberamente, negando addirittura il diritto a manifestare.

Vogliamo andare a Torino per contestare il g8 university summit, a cui parteciperanno anche i rettori delle università italiane (nonché la Gelmini) che non hanno fatto nulla, se non delle dichiarazioni cadute nel vuoto, per bloccare la legge 133, ma anzi hanno accolto una legge blanda come la 180.

Se qualcuno deve pagare i treni per Torino deve essere chi non riconosce il lavoro
cognitario che quotidianamente svolgiamo nelle aule delle nostre università e
scuole, chi firma i tagli all'università e alla ricerca, chi in base alla
produttività capitalista seleziona università di serie A e di serie B; se c'è
qualcuno che deve pagare è chi ha organizzato e sarà presente al convegno di
Torino: Crui e Governo.

Con oggi è iniziato il countdown verso il G8 University Summit, questa settimana le iniziative di avvicinamento si moltiplicheranno, saremo nelle strade e nelle università, saremo a Torino il 19 maggio.


Ondanomalamilano.org
Vai al blog http://ondanomalamilano.blogspot.com/
Vai alla feature in continuo aggiornamento: http://www.cantiere.org/dal-1d-al-19-maggio-londa-vi-travolgera.html

martedì 5 maggio 2009

Contro l'insostenibile G8 dell'università... L'onda non vi sostiene, vi travolge!!!



Da settembre abbiamo visto centinaia di migliaia di studenti e precari scendere in piazza per difendere l'università e la scuola pubbliche, per garantirsi un futuro che in realtà è il presente stesso, per non pagare in termini di diritti e libertà, la crisi del neoliberismo che investe pienamente anche i vertici della formazione.

I rettori degli atenei dei paesi membri del G8 saranno a Torino dal 17 al 19 Maggio, all'indomani del vertice UE a Louvain per verificare l'attuazione delle direttive del processo di Bologna. Il G8 University Summit ha l'obiettivo di discutere il ruolo e il contributo dell’università sullo sviluppo e sulla sostenibilità ambientale e sociale, per consigliare i grandi 8 in vista del G8 all'Aquila su come uscire dalla crisi.

E' l'ennesimo tentativo di pochi autoproclamati di decidere e orientare la formazione e la ricerca ed è evidente che l' intenzione non sarà trovare una reale soluzione, ma tornare alla situazione precedente, tanto comoda per chi della crisi è causa e che oggi ci governa.

Se vogliono impegnarsi a cercare soluzioni alla crisi, che non lo facciano sulle nostre teste. Noi troviamo quotidianamente le nostre risposte alla crisi: con l'autogestione e la condivisione del sapere, attraverso percorsi di autoformazione costruiti dal basso la formazione è finalmente libera e dipende da noi, da bisogni realmente sentiti dai giovani nell'affrontare la vita, il lavoro, gli studi sospesi sul filo della precarietà.

Saremo alla manifestazione nazionale del 19 Maggio a Torino, passando per i nodi del conflitto metropolitano, con diverse tappe nelle scuole, nelle università, per costruire la naturale ribellione di chi non sta a guardare ma si autodetermina, di chi la crisi non la paga ma anzi la crea, la rovescia, la sovverte!
Partenza per Torino: ore 10 Stazione Centrale!


Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano e Provincia

( Collettivi di: boccioni, caravaggio, carducci, marie curie, besta, calvino di rozzano, itsos, manzoni, manzoni lambrate, manzoni baggio, parini, tito livio, itsos cernusco, majorana cesano, casiraghi sesto, primo levi bollate, primo levi san giuliano, itac limbiate
Studenti di: agnesi, bottoni, cardano, carlo porta, cremona, feltrinelli, kandinsky, manzoni pacle, tenca, varalli, vespucci, vittorini, erasmo da rotterdam bollate, gandhi, voghera, begnini melegnano, monza, bramante magenta )


Network dei collettivi universitari per l'autoformazione - ondanomalamilano.org - uniriot.org
(
Collettivo di Scienze Politiche,Collettivo Aut Art dell'Accademia di Brera, Collettivo No Pasaran di Mediazione Culturale, Studenti di Politecnico, Bicocca e Festa del Perdono )

Universi Precari - Statale Uninversi.org
Studenti alla riscossa - Lingue

Diversamente Strutturati Milano
REteREdattoriPREcari rerepre.org




mercoledì 29 aprile 2009

I lavoratori della conoscenza tutti insieme alla May Day!


Che cosa hanno in comune un redattore editoriale precario, una ricercatrice precaria e un giornalista freelance? E che cosa accomuna chi lavora nella formazione, chi è occupato nella moda, lo scenografo, la ballerina e lo studente? Non è una nuova versione delle classiche barzellette che tanto piacciono al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. E' che il 23% degli occupati della Lombardia sono impiegati nella comunicazione, nell'editoria, nel marketing, nella formazione, nella ricerca. Tutti usano, nel lavoro, prevalenti facoltà cognitive, emotive, relazionali. Tutti vivono una condizione di precarietà. Tutti assistono alla devalorizzazione e al declassamento del proprio ruolo, in un paese che sembra aver dichiarato guerra all'intelligenza. Tutti si logorano il sistema nervoso, e si ammalano, inseguendo lavori cognitivi "a chiamata" e la pressione sociale a essi collegata, in assenza di reti di sostegno e di dirittiDiversi ma uguali, si sono incontrati, conosciuti, piaciuti. Si sono chiamati "lavoratori della conoscenza" e hanno deciso di denunciare uno dei paradossi del capitalismo contemporaneo: la contraddizione tra l’aumento d’importanza del lavoro cognitivo - produttivo di conoscenza - che ingrossa le tasche dei privati e la sua contemporanea svalorizzazione in termini salariali e occupazionali. Hanno cominciato a raccontarsi nel desiderio e nella frustrazione, nella rabbia e nella solitudine. E hanno scritto due documenti che parlano di loro e della nuova, complessiva, composizione e struttura del lavoro contemporaneo. Un Manifesto dei lavoratori della conoscenza, per descriversi e per descrivere che cosa producono tutti i giorni tutto il giorno in questa città. E una Carta dei diritti dei lavoratori della conoscenza, per dire alcune cose importanti in autonomia, secondo una modalità autorganizzata. In essa si chiede reddito, per reggere un'intermittenza della prestazione che è norma, e diritti minimi di base. Insomma, l'ossatura di un welfare metropolitano che distribuisca la ricchezza prodotta socialmente.
I lavoratori della conoscenza di Milano nei mesi scorsi hanno organizzato due incontri all'Università Statale (Universi precari n.1 e n.2) per confrontarsi con tutti quelli che vivono la stessa condizione. Per lo stesso motivo quest'anno saranno alla MayDay, con un carro dei lavoratori della conoscenza: vogliono rendersi visibili, allargare le reti, collegarsi a tutte le altre figure precarie di questa città.
Un modo di rispondere al ministro Sacconi che suggerisce ai giovani di "fare lavori manuali e umili", in un'Italia sempre e solo pronta a tagliare gli investimenti alla scuola, alla cultura e al sapere allo scopo di dotarsi di un comodo popolo di sudditi lobotomizzati.

Al percorso hanno, in prima istanza, aderito:
>> Rete dei Redattori Precari(www.rerepre.org)
>> Ricercatori, assegnisti e dottorandi dell’Università (www.diversamentestrutturati.noblogs.org)
>> Gruppo Biblioteche dell’università statale di Milano (www.statale.gnumerica.org)
>> City of Gods(www. precaria.org)
>> Lavoratori auto-organizzati della Scala (www.il-sottoscala .noblogs.org)
>> Coordinamento dei collettivi Studenteschi di Milano e Provincia (www.cantiere.org)
>> Network dei collettivi universitari per l'autoformazione (www.uniriot.org )

martedì 28 aprile 2009

VERSO IL G8 DI TORINO!

APPUNTAMENTI:
  • Martedì 5 maggio --> Ore 17.00, Statale via festa del perdono: Assemblea pubblica verso il g8 di torino. Interverranno i compagni del cua torinese (Collettivo universitario autonomo).
  • Martedì 12 Maggio --> Ore 15.00, Accademia di brera: Collettivi, studenti, ricercatori, dottorandi e lavoratori in assemblea verso il g8 di torino.
  • Mercoledì 13 maggio --> Ore 17.00, Statale via celoria: Iniziativa pubblica sul g8 2001, con proiezioni di video, foto, documenti e con l'intervento di supporto legale.
Martedì 19 maggio --> Ore o8.30
Stazione Centrale
TUTT* A TORINO!

lunedì 27 aprile 2009

H.12.30 AULA 5 @ SCIPOL: SECONDO APPUNTAMENTO DEL LABORATORIO E CINEFORUM DI AUTOFORMAZIONE

MARTEDI' 28 APRILE 2009
H. 14.30 AULA 5@ FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE (VIA CONSERVATORIO 7, MM1 SAN BABILA)


SECONDO INCONTRO DEL LABORATORIO E CINEFORUM DI AUTOFORMAZIONE
ALL'INTERNO DEL CORSO DI FILOSOFIA POLITICA "L'OSPITE INATTESO"


Prosegue il cineforum e laboratorio di filosofia politica all'interno del corso del professor Roberto Escobar. Dopo il primo appuntamento (con la proiezione del film "The Village" sul tema della paura e del controllo sociale) proseguono quindi gli incontri: questo percorso autoformativo si propone di costruire in una dimensione comune a tutti gli studenti e le studentesse momenti di riflessione e pensiero libero e critico attraverso l'uso dello strumento cinematografico e di materiali scelti dagli studenti stessi, per sviluppare poi il dibattito su temi alla libertà di scelta come la paura, l'ordine sociale, il razzismo, il controllo dei corpi. Saperi dunque utili alla vita, alla capacità critica e alla libertà di scelta per la nostra mente e i nostri corpi.

"L'OSPITE INATTESO" di Thomas McCarthy (2007)
E' sempre più sentita l’importanza di affrontare il tema dell’immigrazione non come mero problema di ordine pubblico e di “sicurezza”, parole che servono solo a legittimare discriminazione e xenofobia, ma da un punto di vista umano, che riconosca i migranti non come “masse senza volto”, ma come persone, portatrici di soggettività e diritti. Infatti è solo a partire dalle esperienze di vita che la diversità può essere concepita e valorizzata come arricchimento.
Trama: Un professore universitario del Connecticut torna nella propria casa, da tempo disabitata, e la trova occupata da una coppia di giovani migranti, di cui uno clandestino. Dopo un primo momento di sconcerto, decide di ospitarli...nasce così, anche attraverso la passione per la musica, un’amicizia che si rinsalderà ulteriormente quando il ragazzo verrà rinchiuso in un centro di detenzione per clandestini.

lunedì 30 marzo 2009

Milano ripudia la manifestazione delle destre xenofobe d'europa...5 Aprile piazza della scala ore 15 Happening Culturale!!!

MILANO AMA LA LIBERTA' MILANO RIPUDIA IL FASCISMO

Domenica 5 Aprile i neo fascisti di Forza Nuova intendono organizzare un incontro a cui parteciperanno negazionisti, xenofobi, omofobi e razzisti da tutta Europa.Il copione l'abbiamo visto a Bergamo, dove la parata fascista e le cariche contro gli antifascisti, oltre a evidenziare la reale natura di questi soggetti hanno anche dimostrato, per l'ennesima volta, di quali appoggi godano. Quello che intendono fare a Milano è quindi l'ennesima provocazione ad uso e consumo di chi tenta di attaccare i diritti e le libertà di tutti noi, di chi foraggia questi personaggi soffiando sulle paure e sulle insicurezze diffuse per seminare odio, paura e politiche securitarie.A milano non c'è spazio per i fascisti.Il sostegno o il tacito assenso che le istituzioni milanesi stanno dando a questa iniziativa, per quanto venga presentato come rispetto della democrazia, non è casuale.La città che questa giunta vuole costruire ha necessità dell'azione devastante dei fascisti: differenze azzerate, pattugliamento di ronde per tutelare l'ordine degli affaristi d'ogni risma, dei redditieri e del profitto.La città di De Corato e Moratti è una città impaurita e blindata, una città vuota e infelice.E che nessuno ospiti il convegno di Forza Nuova dieventandone quindi complice, che si rifiuti la cittadinanza ai negazionisti e ai razzisti, come già fatto dalle Stelline che in seguito alle pressioni della milano antifascista stanno facendo marcia indietro.Ma Milano non è solo odio e paura. E' fatta anche da chi rifiuta chi semina odio per la diversità e cultura autoritaria. E' fatta di medici che non vogliono essere delatori, di studenti, insegnanti e genitori che rifiutano le classi separate, migranti che non vogliono più essere merce, di donne e uomini liberi che non sopportano più chi vuole decidere delle loro vite.E' una città plurale, una città antifascista.

Milano ama la libertà.

Domenica 5 aprile ore 15.00 piazza della scala.Happening culturale, performance teatrali, reading, musica, interventi davanti palazzo marino, una giornata di mobilitazione cittadina, di riappropriazione di spazi ,di libertà contro i fascisti e i razzisti e le politiche securitarie che legittimano questi utili idioti.

Stay tuned....Mercoledi 1 Aprile, conferenza stampa verso il 5 aprile.

Milano antifascista e antirazzista.

Firma e diffondi la petizione on line "Milano rifiuta la manifestazione delle destre xenofobe d' Europa" promossa dai circoli Anpi

http://www.petitiononline.com/nofn5apr/petition.html


mercoledì 25 marzo 2009

Sabato 28 marzo h. 21.30 al Cs Cantiere: presentazione del libro "Sono Anna Adamolo"

Sabato 28 marzo 2009
H.21.30 @ Cs Cantiere
via Monterosa 84/ mm1 Lotto, autobus 90/91

Presentazione del libro
"SONO ANNA ADAMOLO - VOCI DALL'ONDA"

''L'Onda Anomala non si fa rappresentare, ma sa usare i linguaggi, giocare, inventare...''

Un canovaccio, qualche video, alcune registrazioni audio e la collaborazione di diverse persone, sono gli strumenti necessari per costruire la presentazione di questo libro. Nessun autore sul palco dunque a raccontare l'esperienza di Anna Adamolo poichè questa non è la fase finale del progetto, piuttosto ne è parte integrante.

Attraverso l'elaborazione dei testi e la rinnovazione continua dei materiali forniti dalla crew come appoggio, questa presentazione si configura come una performance collettiva, in cui la fusione di diversi linguaggi -da quello gestuale alle registrazioni audio, dal video alla parola- dà vita all'ennesima diramazione del progetto di Anna Adamolo, nuovo Ministro della Pubblica Istruzione oramai dal 14 novembre scorso.

Questo progetto è il frutto della collaborazione di collettivi studenteschi, precari, lavoratori della comunicazione sparsi per l'Italia e all'estero, che si sono uniti per dare al movimento uno strumento in più per esprimere la ricchezza dei propri contenuti e delle proprie forme comunicative: Anna Adamolo è un "nome collettivo" attraverso cui chiunque (studenti singoli e organizzati, docenti precari e di ruolo, genitori, lavoratori della scuola, cittadini) può raccontare la propria esperienza e la propria storia, fare proposte di lotta e di miglioramento della scuola e università, creare contatti e nuove esperienze, o semplicemente esprimere il suo dissenso.

L' invito dunque è quello di unirvi a noi nella performance e diventare Anna Adamolo.

Per info: www.cantiere.org

mercoledì 11 marzo 2009

Noi la crisi non la paghiamo! Difendiamo la scuola e l'università, liberiamo e condividiamo i saperi per un futuro libero dall'ignoranza.

18 Marzo corteo ore 9 Porta Venezia!

Abbiamo detto da subito che non volevamo pagare la crisi, per questo saremo di nuovo in piazza il 18 marzo, il giorno dello sciopero e come ad ogni sciopero, parteciperemo in movimento, determinati a portare in piazza le ragioni del mondo della formazione.Siamo scesi in centinaia di migliaia, in movimento, anzi in Onda, inarrestabili, bloccando le strade tra gli applausi dalle finestre, fermando il traffico con il sorriso degli automobilisti, perchè ognuno, se non è più a scuola o all'università, ha lì un figlio, una sorella minore o un nipotino, perchè il blocco della produzione, a partire dalla circolazione che abbiamo messo in campo era a difesa del futuro di tutte e tutti.I tagli della scure firmata Tremonti-Gelmini non si sono fermati e abbiamo cominciato a pagarne le conseguenze studenti, docenti, ricercatori, professori, tecnici amministrativi, tutte e tutti coloro che hanno a che fare con il mondo della conoscenza e non solo.In questi mesi sono stati colpiti molti altri pezzi di società: meno soldi, ma anche meno diritti e libertà. Abbiamo visto la limitazione del diritto di sciopero, i pacchetti sicurezza e il decreto antistupri fatto di ronde, come strumenti per diffondere razzismo e non per garantire una vita migliore a tante e tanti. E' nei momenti di crisi che si rende più facile far passare la demagogia di discorsi discriminatori e intolleranti, dell'autoritarismo e questa è l'unica risposta che vediamo ora da parte del governo.Abbiamo anche visto i primi risultati dell'effetto Gelmini e del tentativo autoritario nelle scuole: una pioggia di 5 in condotta e un aumento smisurato delle insufficienze in materie come la geografia e le lingue fondamentali dati preoccupanti che fanno pensare ad un futuro cupo, soprattutto nell'era della globalizzazione.L'attacco alla conoscenza tramite i tagli, tramite le riforme e le modifiche della didattica è assolutamente strumentale alla diffusione di ignoranza e quindi della diffidenza e della paura nei confronti degli altri. In questo senso non voler pagare la crisi va a significare una rivendicazione culturale ben più ampia: non è solo opporsi ai tagli indiscriminati agli stipendi, ai posti di lavoro, ai corsi, ma significa soprattutto che la crisi non la vogliamo pagare nemmeno sulla nostra pelle in termini di sottrazione delle libertà, in quanto soggettività molteplici e differenti.In tutti questi mesi non abbiamo però smesso di far sentire la nostra voce, a volte meno forte, ma costante, abbiamo sviluppato le pratiche di costruzione della buona scuola, dell'università dell'autoformazione, della libertà di ricercare, perchè rivendichiamo la possibilità di scegliere consapevolmente sul futuro delle giovani generazioni e non solo. Rivendichiamo all'Onda di questo autunno e alle mareggiate a venire, ma anche al lavoro meticoloso di reti solidali che fanno vivere la battaglia sulla formazione, la capacità di disegnare un futuro meno cupo, di scambiare realmente i saperi di produrre delle soluzioni nel corso della lotta, chiara, e netta, contro l'ennesimo colpo micidiale fatto di tagli di fondi.Lo dimostreremo anche Mercoledì 18 in piazza, facendo del corteo un giorno di cooperazione, in cui salgano in cattedra i precari della ricerca rivolti agli studenti medi come gli studenti delle università rivolti ai bambini delle materne, i docenti e i professori, portando un'altra volta in piazza, davanti a tutti la nostra forma gioiosa e costruttiva di bloccare la città manifestando.

giovedì 5 marzo 2009

RAZZISTI, SESSISTI, FASCISTI..... NON ABBIAMO PAURA! con Dax nel cuore!

martedi' 10 marzo ore 12.30
assemblea pubblica nel cortile della Facolta' di Scienze Politiche
(via conservatorio 7, mm1 san babila, Milano)

Visti il corteo paramilitare fascista e le cariche a freddo di sabato 28 febbraio a Bergamo, l'intervento di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa all'interno della Statale di Milano di martedì 3 marzo, le provocazioni e diffamazioni di Azione Universitaria e i provvedimenti razzisti e sessisti del governo, invitiamo soggettività politiche e singoli a aderire a questo appello e a partecipare all'assemblea pubblica di martedì 10 marzo nella Facoltà di Scienze Politiche nella settimana in ricordo di Dax.

Mentre i soggetti del mondo della formazione scendevano in piazza, Azione Universitaria (AN) appoggiava i tagli al sistema d'istruzione sostenendo che avrebbero colpito i baroni. In seguito ha aiutato il barone Decleva a ottenere la proroga del secondo mandato di rettore della Statale di Milano. Da qualche settimana ha cominciato la campagna per le elezioni studentesche a suon di diffamazioni e calunnie contro quegli studenti e studentesse che costruiscono nell’università sapere libero e critico, percorsi di autoformazione, e ribellione contro le politiche securitarie e oscurantiste. Le continue provocazioni ai collettivi universitari e la costante presenza di agenti di polizia in borghese nelle facoltà hanno il chiaro obiettivo di ottenere una reazione che possa porli come “vittime”. Addirittura, martedì 3 marzo polizia e carabinieri in tenuta antisommossa sono entrati nella sede di via Festa del Perdono senza autorizzazione (secondo quanto sostiene il rettore).

Intanto il loro partito si prepara a affrontare la crisi fomentando paura e insicurezza. Alleanza Nazionale promuove la presenza dei militari nelle città come se fossero i “nostri bravi ragazzi”, ancora ricordati in Somalia per le violenze sessuali, a poter difendere le donne. Vuole trasformare i medici in delatori e getta benzina sul fuoco criminalizzando i migranti. Incoraggia la costituzione di squadre (le famose ronde) per pattugliare le strade. Un emblema di cosa potrebbero essere le ronde l'abbiamo visto sabato 28 febbraio a Bergamo: un corteo fascista non autorizzato, armato di mazze chiodate e caschi, protetto dalla polizia e persino benedetto da un prete negazionista e revisionista.

Dietro questi fascisti non presentabili c'è il sostegno politico e i soldi delle facce pulite di Alleanza Nazionale: Casa Pound a Roma, Cuore Nero a Milano e la nuova sede di Forza Nuova a Bergamo. Loro sono legittimati e protetti , mentre i luoghi di libera socialità, di cultura critica e di aggregazione politica vengono attaccati e smantellati. A partire dalle sedi dell'Anpi e dagli Arci e dell'Usi per arrivare ai centri sociali.

Di fronte a questi razzismi, sessismi e fascismi noi non abbiamo paura! Invitiamo tutte e tutti a partecipare all'assemblea pubblica di martedì 10 marzo a Scienze Politiche perchè crediamo che solo a partire dalla condivisione di saperi partigiani e dall'azione collettiva, si possa sconfiggere l'ignoranza del razzismo, del sessismo, del fascismo, del negazionismo, del revisionismo e dell'oscurantismo.

adesioni:


network dei collettivi per l'autoformazione (Collettivo AutArt di Brera, Collettivo No Pasaran di Mediazione, studenti di Politecnico, Bicocca e Festa del Perdono)
CS Cantiere
CSA Pací Paciana
Sezione ANPI Zona 1
Saverio Ferrari, "Osservatorio Democratico sulle nuove destre"
Davide Lo Prinzi, Cgil-flc Università degli Studi di Milano
Umberto Varischio, componente Rsu dell'Università degli Studi di Milano
Roberto Escobar, docente della Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Milano
Daniela Danna, ricercatrice della Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Milano

Associazione Studentesca Démos, Giovani Comunisti/e di Milano, Collettivo Linc

domenica 1 marzo 2009

Il pensiero della differenza

Facoltà di Scienze Politiche
Via Conservatorio 7, mm1 San Babila, Milano
Mercoledì 4 marzo ore 14.30 aula 26

"Il pensiero della differenza. Per difendersi da chi terrorizza i corpi e cancella il futuro"
intervengono Bianca Beccalli e Cristina Morini



“E' una Guerra contro le donne", scriveva Chiara Valentini nell'Espresso dello scorso 19 febbraio. Ma la guerra presuppone due parti in campo, e in questo caso sembra più corretto parlare di terrorismo. Terrorismo sui corpi in genere, e terrorismo su quelli delle donne.
Il pensiero femminista è stato sempre innanzitutto pensiero della differenza, dela capacità delle donne si costruire autonomia politica, da un lato e un comune dal'altro. Oggi più che mai il biopotere sferra attacchi ai corpi e disegna le soggettività del nemico, del malato, del diverso, attraverso i generi, ma anche attraverso le etnie, o i costumi.
Partire dal'autodeterminazione significa battersi contro la paura (da sempre cattiva consigliera) e il delirio securitario, ma anche respingere la precarietà del futuro e riconquistarsi il diritto a progettarlo, immaginarlo, sognarlo, ognuno il suo.
Il rispetto per la donna come il rispetto per l'altro sono le uniche armi che possono proteggere sul serio le donne dalla mentalità dello stupro, del branco, che oggi vuole le donne veline e domani ci verrà a dire "te la sei andata a cercare".
Noi siamo liber@ e indecoros@, vogliamo sentirci sicure nelle nostre strade e non imprigionate nelle nostre case, sappiamo che l'unica maniera per esserlo è la diffusione di una cultura che è esattamente agli antipodi di quanto questa politica ci propina, una cultura in cui si stimoli al dialogo, alla conoscenza dell'altro, alla condivisione delle esperienze, di diffusione dei saperi libera, una cultura dell'autodeterminazione.
Libertà dei saperi, libertà di movimento, libertà ed autodeterminazione dei corpi, libertà degli spazi appaiono oggi sotto l'attacco della medesima idiozia proibizionista, che sceglie la strada della repressione bieca, della limitazione, della segregazione e dell'ignoranza, cui non si può rispondere se non con una chiara e forte difesa dei nostri territori mentali, fisici e relazionali.



mercoledì 18 febbraio 2009

l'AUTOFORMAZIONE nell'UNIVERSITA' in CRISI con Sergio Bologna


incontro del laboratorio di autoformazione "universitá in trasformazione"

con la partecipazione di Sergio Bologna

aula 22, scienze politiche, martedi' 24 febbraio ore 12.30


Stiamo attraversando una crisi che non ha ancora raggiunto il suo culmine e che mostra il fallimento di quasi 30 anni di neoliberismo. L'Onda, che lo scorso autunno è partita dai soggetti del mondo della formazione per investire la metropoli, e' certamente esplosa contro i tagli della l. 133/08, ma ha saputo sin dall'inizio assumere la crisi come terreno di lotta. "Noi non vogliamo pagare la vostra crisi", questo il messaggio rivolto al governo che intende socializzare i costi della crisi del capitale per farla pagare agli studenti, ai migranti, ai lavoratori precari e non, attaccando il welfare state e il sistema d'istruzione.

Ma l'Onda ha anche saputo affermare che l'universita' statale e' anch'essa in crisi. E' in crisi a causa della gesitone baronale e di 20 anni di irresponsabili politiche bipartisan. Da un lato si e`generalizzato l'utilizzo dei fondi e delle strutture degli atenei da parte dei baroni per meri interessi privati, dall'altro la mercificazione del sapere ha trasformato l'istruzione superiore in un supermercato di crediti. Quello che dovrebbe essere un luogo di fermento intellettuale, che fornisce gli strumenti utili a capire e criticare la realta' al di fuori delle mura universitarie, e' sempre piu' appiattito sul pensiero unico egemone: il neoliberismo nelle sue varie declinazioni di destra e di sinistra, reazionarie e riformiste. Lo stesso pensiero travolto dalla crisi.

Noi vogliamo capire come funziona il mondo reale, non quello raccontato da docenti molti dei quali l'ultimo libro l'anno letto quando hanno vinto il concorso da ordinari. Il sapere e' sempre di parte, si tratta di decidere da quale parte stare. E noi vogliamo produrre e trasmettere un sapere utile alla vita, a capire le trasformazioni sociali e ad agire le lotte che le determinano. Cosa significa e come farlo in universita'?

martedì 17 febbraio 2009

Cacciati i fascisti da scienze politiche

Gli studenti e le studentesse di Scienze Politiche, a un giorno dall'aggressione fascista alla Sapienza, cacciano i fascisti dalla facoltà. Fuori i fascisti dalle facoltà! Difendiamo i centri sociali, riprendiamoci i nostri spazi!

Martedì 17 febbraio una ventina di fascisti di Azione Universitaria (AN) di diversi atenei milanesi si sono radunati nella facoltà di Scienze Politiche per distribuire volantini diffamatori nei confronti di quegli studenti e di quelle studentesse che costruiscono nell’università sapere libero e critico, percorsi di autoformazione, e ribellione contro le politiche securitarie e oscurantiste. Gli studenti e le studentesse della facoltà si sono raccolti dietro lo striscione “Fuori i fascisti delle facoltà, difendiamo gli spazi sociali!” cacciando in breve tempo i fascisti.

In una metropoli governata dalla destra fascista di De Corato (AN) e dagli integralisti cattolici di Comunione e Liberazione, nella Milano della moda, dove le uniche opportunità per le giovani generazioni sono abitazioni costose e sovraffollate, lavori precari e sottopagati, locali e discoteche, si respira un’aria di repressione contro tutto ciò che è diverso e quindi “pericoloso”. Si moltiplicano le politiche razziste contro i rom, i migranti e i giovani di seconda generazione, i provvedimenti contro i giovani che vogliono vivere esperienze diverse da quelle preconfezionate. Si chiudono tutti quei luoghi di aggregazione e socialità dove è possibile condividere e costruire in una dimensione collettiva una cultura libera e critica, autodeterminazione e conflitto.

Non era scontato che in questa metropoli riuscissimo a riappropriarci del Cox18 ma neanche che, a un giorno dall'aggressione fascista alla Sapienza, a Milano fosse negata l’agibilità politica ai giovani di De Corato. Allo stesso modo siamo determinati/e a scendere in piazza il 28 febbraio in difesa degli spazi sociali e a continuare a liberare spazi di autoformazione e di ribellione all’interno delle facoltà.
Fuori i fascisti dalle facoltà! Difendiamo i centri sociali, riprendiamoci i nostri spazi!

GIOVEDI’ 19 FEBBRAIO – SCIENZE POLITICHE
Giornata di mobilitazione in vista del corteo nazionale
A partire dalle 12.00 banchetti, libri e mostre informative in cortile

SABATO 28 FEBBRAIO - Ore 15.00 p.zza XXIV Maggio
CORTEO NAZIONALE
Contro le logiche securitarie, per l’autogestione e gli spazi sociali

venerdì 13 febbraio 2009

Studenti e lavoratori interrompono la commissione regolamenti della Statale

Questa mattina 250 persone tra studenti e lavoratori hanno interrotto la commissione regolamenti del Senato Accademico della Statale, al termine di un'assemblea sindacale indetta dalla Cgil-flc d'ateneo.

[LEGGI: Il comunicato letto dai lavoratori alla Commissione Regolamenti del Senato Accademico d'ateneo] [GUARDA: La fotogallery dell'iniziativa] [LEGGI: L'interruzione del Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche - 12 febbraio] [LEGGI: La cacciata della Gelmini dal Conservatorio di Milano- 10 febbraio] [LEGGI: L'occupazione del rettorato del Network dei collettivi per l'autoformazione - 16 gennaio]


Studenti e lavoratori hanno denunciato le contraddittorie politiche del rettore Decleva e della CRUI (di cui e` presidente) in merito all'universitá: mentre in autunno li si vedeva tergiversare proponendo deboli rimostranze contro i tagli previsti dalla legge 133, ora rincorrono la retorica della meritocrazia per spartirsi le poche briciole rimaste. La prima preoccupazione fondata è quella sui contratti e sui salari dei lavoratori, in particolare dei tecnici-amministrativi. Ci sono pochi dubbi sul fatto che Decleva abbia deciso in cambio dei finanziamenti che si aspetta di sacrificarli, magari in nome del principio (magari definito meritevole) di non dedicare il 90 per cento del fondo di finanziamento ordianraio per pagare il personale. Anche a costo di renderlo precario e sottopagato.

D'altronde le proposte di rinnovo del personale nella pubblica istruzione tanto sbandierate si sono in realtá tradotte con il blocco del turn-over (con la conseguente impossibilitá per molti precari/e di essere assunti), in peggiori condizioni di lavoro, nel blocco sostanziale della ricerca... mentre Decleva pensa a modificare lo statuto della Statale prolungando il suo mandato e mantenendo cosi' intatti i giochi di potere baronali.

E' cosi' svelato come la parola "meritocrazia" venga usata in realtá dal governo per tagliare su welfare, istruzione e ricerca, e dai baroni per difendere il loro orticello di potere.

Si vuole trasformare l'universitá in un mero luogo di produzione di capitali, ridotta in macerie dall'istituzione del tre piu' due e dalla precarizzazione dilagante, relegata al ruolo di mercato di crediti e dispensatore di un sapere mercificato invece che spazio di sapere libero, critico e condiviso.

La risposta di Decleva alle denunce di studenti e lavoratori è stata anche questa volta evasiva, rifiutando un confronto diretto e asserendo la sua impossibilitá a riferire pubblicamente quali siano le politiche che la CRUI sta adottando: prova evidente di trasparenza.

Come scritto nel comunicato dei lavoratori letto alla Commissione, “il governo deve sapere che i lavoratori e gli studenti non hanno chinato il capo, i problemi sono ancora tutti presenti, la nostra situazione salariale è sempre più grave”.
Dopo l'occupazione del rettorato del 16 gennaio, la cacciata della Gelmini dal Conservatorio del 10 febbraio e la sospensione del Consiglio di Facoltá ieri a Scienze Politiche, gli studenti ribadiscono che non si fermeranno ma continueranno a costruire iniziative ed a mettere in atto percorsi di autoriforma dal basso.

giovedì 12 febbraio 2009

NO MORE DECLEVA

C.R.U.I. e Gelmini... chi se li merita?

Gioved¡ 12 febbraio gli studenti e le studentesse di Scienze Politiche hanno assediato il Consiglio di Facolta' per denunciare la proroga del mandato di rettore al barone Decleva. Di fronte al rifiuto di aprire la seduta agli studenti, hanno interrotto l'hanno interrotta, provocando la sua sospensione.

[GUARDA: I video dell'interruzione del Consiglio di Facolta' di Scienze Politiche] [GUARDA: Le foto dell'iniziativa] [LEGGI: Il comunicato letto dagli studenti al Consiglio di Facolta'] [LEGGI: l'articolo di Repubblica] [LEGGI: l'articolo del Corriere della Sera] [LEGGI:la cacciata della Gelmini dal Conservatorio di Milano (10 febbraio)] [LEGGI: occupazione del rettorato della Statale di Milano (26 gennaio)]

Gioved¡ 12 febbraio gli studenti di Scienze Politiche hanno assediato il Consiglio di Facoltà, per denunciare l'approvazione della modifica dello statuto dell'ateneo, avvenuta in senato accademico il 20 Gennaio 2009 scorso con voto favorevole anche del Preside di Facolta' e di tutti i "rappresentanti" degli studenti e dei lavoratori. La modifica, se sara' votata nuovamente al prossimo Senato Accademico, e se sara' approvato dal ministro Gelmini, permettera' al barone Decleva di prolungare il secondo mandato, e rimanere così Presidente della C.R.U.I. fino al 2011. Una manovra appoggiata da tutti i rettori lombardi che ritengono importante la presenza di Decleva al tavolo della riforma dell'universita'. Di fronte al rifiuto di aprire la seduta alla partecipazione degli studenti, questi hanno interrotto il Consiglio, provocandone la sospensione.


Gli studenti hanno messo in luce anche la presa di posizione favorevole da parte del Preside di Facoltà, seguito di trattative fatte nell'ombra dei corridoi della facolta'. Dopo la conversione in legge del dl 180/2008, le contraddizioni su "meritocrazia" e "ricambio generazionale", che questa manovra del Rettore mette in luce, evidenziano come l'Università dei Baroni di fronte anche ai tagli targati Gelmini, punti al mantenimento delle proprie posizioni di potere, cercando di gestire trasformazioni e riforme dell'università.

Il governo intende far pagare la crisi agli studenti, ai lavoratori precari e non e ai migranti attaccando il welfare state, il sistema d'istruzione e adottando "pacchetti sicurezza" razzisti e inutili. I baroni vogliono far pagare la crisi dell'univerista' causata da loro stessi agli studenti, ai lavoratori e ai ricercatori precari. Ma sia il governo che i baroni nascondono i propri interessi dietro la vuota retorica del "merito". Quale `il merito dell'accordo tra Decleva e il ministero? C.R.U.I. e Gelmini... chi se li merita? Noi la crisi non la paghiamo!

martedì 10 febbraio 2009

Gelmini, Milano ti ripudia!! Dont' touch my body, dont't touch my space!

Un centinaio di studenti fanno scappare la Gelmini in visita privata al Conservatorio di Milano. Corteo per il centro e subito dopo Blitz al Consultorio Familiare cattolico.

[LEGGI: Comunicato del Network dei collettivi per l'autoformazione[ [GUARDA: le foto della cacciata della Gelmini, del corteo e del blitz al Consultorio] [LEGGI: articolo del Corriere sulla contestazione in Conservatorio] [LEGGI: articolo di Repubblica sulla contestazione alla Gelmini] [LEGGI: CRUI e Gelmini... chi se li merita]

Martedi 10 febbraio il Ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ha avuto la cattiva idea di andare in visita privata al Conservatorio di Milano.


E' stata subito avvistata dagli studenti e dalle studentesse della Facoltá di Scienze Politiche che l'hanno inseguita costringendola a rifugiarsi dentro al Conservatorio protetta dalla scorta per poi scappare con l'aiuto dei carabinieri. Un centinaio di studenti hanno dato vita a un corteo bloccando le vie del centro ribadendo che non staranno fermi a guardare l'accordo tra la Gelmini e i baroni della C.R.U.I. (Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane) per la riforma dell'universita', che passa per la proroga del mandato al rettore della Statale di Milano nonche' presidente della C.R.U.I.

Gli studenti si sono quindi diretti al Consultorio Familiare "La famiglia ambrosiana" onlus, di iniziativa e ispirazione cristiana.Un luogo che dovrebbe essere di informazione reale, ma che invece si e` presentato un luogo di estrema ignoranza. Un servizio che nega la pillola del giorno dopo dichiarandola "metodo abortivo" effettuando cosi' un'obiezione di coscienza illegale e da Santa Inquisizione.

Don't touch my body, don't touch my space: governatori liberticidi,sceriffi della paura,politici con il cilicio, non vi cediamo neanche un centimetro di libertá. Questo e' lo striscione appeso nel chiostro della sede che ospita il consultorio, in una regione dove Comunione e Liberazione controlla l'intera sanita', gli appalti e usa i soldi pubblici per finanziare le scuole private e le aziende legate a CL.

"Il nostro corpo e` la nostra libertá', non accetta compromessi ne' intromissioni. le nostre scelte,qui ed ora, sono invalicabili. Il sapere deve essere utile a autodeterminarsi, quindi deve essere antiratzista e laico. Per i nostri corpi, per i nostri spazi, per la libertá".

Gli studenti e le studentesse si sono dati appuntamento a giovedi' 12 febbraio dove l'Onda assediera' il Consiglio di Facolta' di Scienze Politiche il cui Preside ha votato per la proroga del secondo mandato al Rettore Decleva per permettergli di restare presidente della C.R.U.I. e sedere al tavolo della riforma con la Gelmini.

Network di Collettivi Universitari per l'Autoformazione

lunedì 9 febbraio 2009

Anna Adamolo: voci dall'Onda


altEsce a Gennaio, per NdA Press, "Sono Anna Adamolo", il libro che si propone di dare voce alle differenti identità, alla moltitudine di voci che è andata a creare il movimento dell'Onda Anomala nelle nostre università, nei nostri asili, elementari e materne, nelle nostre scuole come risposta reattiva e vitale al progressivo e brutale smembramento della scuola pubblica italiana.
Le proteste contro l'ultima sequela di tagli biechi all'istruzione, la cosiddetta "riforma" Gelmini, hanno fatto riprendere le strade alle parole di quanti oggi credono nella scuola e nell'istruzione pubblica come mezzo di autoformazione, come veicolo di mobilità sociale, come strumento di analisi e comprensione del mondo in cui si vive per esserne veramente cittadini attivi.
E sono andate dunque inevitabilmente a toccare temi non più strettamente legati all'universo della scuola, ma più globali, dall'analisi del momento di crisi economica e sociale in cui ci troviamo e dei motivi che ne sono all'origine, all'uso del tessuto cittadino che l'Onda ha saputo avere nei suoi cortei selvaggi, imponendo una presenza forte alla città, un segno di vita e di presenza nelle strade, nelle stazioni, nelle facoltà.
Da qui nasce Anna Adamolo, sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie e delle nuove generazioni: la velocità, la flessibilità, il coraggio, la volontà di esserci, di farsi sentire, di osare e di sperimentare.
Anna Adamolo, Ministro Onda, divenuta ministro dopo l'occupazione virtuale del ministero a Novembre, aperta, libera, ribelle, in forma necessariamente collettiva, e condivisiva, si racconta in questo libro, dalle voci e dalle mani di chi è stato protagonista di quei cortei, di quelle lezioni in piazza, di quell'Onda.

alt

www.ndanet.it/annaadamolo.php
www.saltinaria.it/news/cultura/2613-sono-anna-adamolo-voci-e-racconti-dallonda-anomala.html
annaadamolo.noblogs.org/
www.ministeroistruzione.net/site/
www.cantiere.org/anna-adamolo-critica-pratica-dellideologia.html

domenica 8 febbraio 2009

PACCHETTO SICUREZZA? NO, GRAZIE!

assemblea pubblica sul nuovo "pacchetto sicurezza" in discussione in parlamento
intervengono: prof. Roberto Escobar
prof. Maurizio Ambrosini
giovedì 12 febbraio h.12.30 aula 25


La scorsa settimana è stato approvata in Senato la versione definitiva del pacchetto sicurezza, nonostante la battuta d'arresto sull'allungamento dei tempi di detenzione nei CIE fino a 18 mesi. Si tratta di un insieme di norme che va a stringere ulteriormente la morsa nei confronti dei migranti, usati per l'ennesima volta da questo governo come capro espiatorio in un momento di crisi economica. In nome del ripristino della legalitá, viene negato un diritto primario come quello alla salute, grazie alla proposta della Lega Nord in base alla quale un medico è obbligato a denunciare la presenza di tutti i clandestini o irregolari, che si dovessero presentare per richiedere cure mediche, presso una struttura sanitaria pubblica, benchè il diritto alla sanitá sia sancito da tutte le convenzioni per i diritti umani. Ma non solo. Viene creato il reato di immigrazione clandestina, con multe che arrivano ad ammontare a 10mila euro e rimpatrio senza bisogno del nulla osta da parte dell'autoritá competente, oltre all'introduzione di una tassa della tassa sul rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno, che viene fissata per un costo tra gli 80 e i 200 euro. Approvate inoltre la schedatura dei clochard e le cosiddette "ronde" nelle cittá. Le norme di stampo razzista e xenofobo contenute nel pacchetto sicurezza non fanno quindi altro che accentuare ed istituzionalizzare il clima di intolleranza e paura nei confronti dei migranti, promosso da una campagna mediatica e politica senza precedenti: ogni giorno vengono messi in discussione i diritti dei cittadini stranieri, e ciò crea il terreno fertile per fatti come quelli di Nettuno e Civitavecchia, solo per citare i più recenti. Di fronte all'abuso di potere e alla discriminazione in nome dei soliti paradigmi securitari, noi rispondiamo che l'unica sicurezza di cui vorremmo sentire parlare è quella dei diritti che questo pacchetto sicurezza mette in discussione, oggi più che mai.

giovedì 12 febbraio h.12.30 aula 25
facoltá di scienze poliche
powered by collettivo di scienze politiche



giovedì 5 febbraio 2009

C.R.U.I. e Gelmini..... chi se li MERITA?

Dopo l'occupazione del Rettorato della Statale e l'interruzione della Giunta di Facoltá di Scienze Politiche....

ASSEDIO AL CONSIGLIO DI FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
giovedí 12 febbraio ore 14.30, facoltá di scienze politiche


Il 9 Gennaio 2009 il dl 180 sull'Università viene convertito in legge. I cavalli di battaglia sbandierati dal ministro Gelmini sono: meritocrazia, trasparenza e ricambio generazionale.

Il 20 Gennaio 2009 al Senato Accademico dell'Università Statale di Milano, i "rappresentanti" degli studenti, dei lavoratori e i presidi di tutte le facoltà hanno votato per la proposta di modifica dello statuto di Unimi. Se sarà confermata dal ministro Gelmini e se il Senato Accademico la rivoterà a marzo, questa modifica permetterà al "magnifico" Rettore Enrico Decleva di prolungare il suo secondo mandato e di restare presidente della C.R.U.I. (conferenza dei rettori) fino al 2011, anno in cui compirà 70 anni. Era questo il vero obiettivo di Decleva durante l'Onda, era questa la manovra che si nascondeva dietro tre mesi di (a questo punto) false dichiarazioni contro la l. 133/2008.
L'utilizzo di un luogo pubblico di formazione come privato orticello di potere è inaccettabile, così come le manovre e le strategie portate avanti per difendere gli interessi delle lobby di baroni mascherati dalla corsa al "merito". Inoltre le dichiarazioni dei rettori delle "eccellenti" Bicocca e Politecnico che ammettono l'importanza di Decleva nella trattativa per la prossima Riforma Gelmini, allontanano sempre di più l'Università dall'essere un luogo di formazione, di sapere critico e di ricerca libera.

Per tutti questi motivi e visto che il Preside della nostra Facoltà il 20 gennaio ha già votato a favore di queste manovre senza consultazioni, giovedì 12 febbraio gli studenti e le studentesse assedieranno il Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche. Metteremo in luce questi giochi di potere mascherati dalla vuota retorica del "merito". L'accordo tra la C.R.U.I. e la Gelmini, chi se lo MERITA?

C.r.u.i. e Gelmini: CHI SE LI MERITA! Interrotta la Giunta di Scienze Politiche


Oggi, Giovedi 5 Febbraio alle 14.30, gli studenti di Scienze politiche hanno interrotto la Giunta di Facoltà presentando una lettera.
A seguito del voto favorevole del 20 Gennaio 2009 in Senato Accademico, riguardante la proposta di modifica dello statuto d'Ateneo, per permettere al Rettore Decleva di prolungare il secondo mandato e rimanere quindi presidente della C.R.U.I (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), gli studenti sottoforma di lettera chiedono lo svolgimento in forma aperta e pubblica del prossimo Consiglio di Facoltà (in programma Giovedi 12 Febbraio), per aprire il dibattito e sottolineare le contraddizioni sul tema, visto soprattutto il voto favorevole espresso dal Preside di Facoltà in Senato, senza consultazioni. Durante l'iniziativa, e vista la mancanza di risposte del Preside Daniele Checchi, gli studenti lanciano l'assedio al Consiglio di Facoltà di Giovedi 12 Febbraio ore 14.30....
C.R.U.I. E GELMINI...CHI SE LI MERITA!!

Ecco il testo della lettera consegnata ai componenti della Giunta di Facoltà:
Siamo studenti e studentesse di questa Facoltà, siamo l'anima viva e il motore di un luogo di formazione sempre meno critica e sempre più nozionistica.
Abbiamo attraversato per tre mesi la nostra Università travolgendola con la forza e l'immaginario dell'Onda Anomala, e continueremo a farlo. Siamo stati protagonisti e portatori di una voglia di autodeterminazione del nostro futuro, della presa di coscienza e quindi della ribellione di migliaia di studenti. Proprio la scintilla che fece scoppiare questa mobilitazione, fu l'occupazione del Rettorato dell'Università degli Studi di Milano, quando decine di studenti chiesero al Rettore Enrico De Cleva di prendere posizione contro i provvedimenti targati Gelmini Tremonti, quei provvedimenti contro cui le Università milanesi non hanno mai preso posizione.
Il 9 Gennaio 2009 la Legge 180 viene approvata dalle camere sottoposte al voto di fiducia. I cavalli di battaglia sbandierati dal ministro Gelmini sono: meritocrazia, trasparenza e ricambio generazionale.
Il 20 Gennaio 2009 il Senato Accademico dell'Università Statale di Milano, vota favorevole alla proposta di modifica dello statuto per permettere al magnifico Rettore di prolungare il suo secondo mandato, rimanendo quindi presidente della C.R.U.I..
L'utilizzo di un luogo pubblico di formazione come l'Università come privato orticello di potere è inaccettabile, le manovre e le strategie portate avanti secondo meri interessi personali e l'intenzione di partecipare alla rincorsa al virtuosismo, dopo 3 mesi di (a questo punto) false dichiarazioni contro il DL Geimini e viste le dichiarazioni del rettore della Bicocca che ammette l'importanza di De Cleva nella trattativa per la prossima Riforma Gelmini, allontanano sempre di più questo luogo dall'essere un luogo di formazione critica e libera. Per tutti questi motivi e visto che il Preside della nostra Facoltà ha già votato favorevole senza consultazioni, allo scorso Senato Accademico, vogliamo che il Consiglio di Facoltà di Giovedi 12 Febbraio sia aperto e pubblico, per mettere in luce queste contraddizioni e opporsi ai giochi di potere che stanno dietro la gestione della Nostra Università.


COLLETTIVO DI SCIENZE POLITICHE

lunedì 26 gennaio 2009

Fuori i Baroni dall'Università. Anna Adamolo (Di)Rettrice!


Questa mattina decine di studenti universitari hanno occupato i rettorati della Statale e di Brera. Dalle poltrone dei rettori Anna Adamolo ha tenuto due conferenze stampa e, acclamata dagli studenti, è stata nominata nuova (Di)Rettrice. Durante le conferenze sono stati declamati i dieci punti del programma della nuova libera università.
Una libera universita' che propone Autoformazione, laboratori autogestiti, abolizione del sistema dei crediti, spazi liberi e autogestiti per gli studenti, servizi gratuiti come la distribuzione di testi e dispense, una ricerca libera e non "a misura" di azienda; insomma un luogo di formazione pubblica e critica, in grado di essere trasparente e libera da baroni e rettori, sostenitori di interessi personali e non collettivi.
Le intenzioni del governo erano chiare già nella l.133/2008: scaricare i costi della crisi sul welfare state e sul sistema d'istruzione. Lo scorso autunno, mentre l'Onda travolgeva le metropoli affermando di non voler pagare la crisi, i baroni si mostravano molto cauti.... Tramite la Crui e il Pd si stavano adoperando nelle stanze buie dei Ministeri per garantirsi un posto nella riforma dell'università di cui la Gelmini parlava già da mesi.
I baroni non dimostrano interesse per la qualità del sapere e della ricerca, non importa che l'università diventi pubblica o diventi privata: vogliono semplicemente mantenere la loro posizione o, se proprio qualcosa deve cambiare, vogliono gestire la trasformazione dell'università.
E' proprio questo tipo di manovre che gli studenti dell'Onda hanno sanzionato questa mattina, il rettore Enrico De Cleva della Statale di Milano sta infatti portando avanti in queste settimane, in senato Accademico e ora in esame al Ministero, la modifica dello Statuto di Ateneo per garantirsi la possibilita' di rimanere Rettore (pur essendo al termine del secondo mandato) e quindi anche Presidente della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane).
Non solo De Cleva e' protagonista di queste manovre clientelari di potere, anche il direttore dell'accademia di Brera Fernando De Filippi, ha raggiunto il culmine dell'indecenza, sono infatti vent'anni che presiede la direzione dell'Accademia grazie a accordi e giochi di potere, che gli hanno permesso di rendere l'accademia di belle Arti un salotto privato: tra il personale, infatti, ha potuto inserire a piacimento parenti e amici in un vortice di inpunita' e raccomandazioni: anche lui stamane e' stato sostituito da ANNA ADAMOLO.
Dopo che il DL180 e' diventato Legge, dopo che nel silenzio Rettori e Direttori continuano a portare avanti interessi personali nelle Universita' e Accademie pubbliche, L' ONDA E' RITORNATA....ANNA ADAMOLO E' IL NOSTRO FUTURO!!


Network dei Collettivi Universitari per l'Autoformazione

venerdì 23 gennaio 2009

corteo Sabato 24 gennaio h14.30 piazza XXIV maggio

COX 18 RESISTE!

CONTRO SCERIFFI E SPECULAZIONI, PER LA DIFESA DEGLI SPAZI SOCIALI

corteo

Sabato 24 gennaio h14.30

piazza XXIV maggio!

Ieri mattina, con lo sgombero di Cox 18, libreria Calusca e archivio Primo Moroni, è stato chiuso uno spazio sociale storico di Milano.

Non solo, però.

Hanno anche cercato di cancellare un modo di agire e costruire questa metropoli, dal basso, fatta di corpi, di uomini e donne cooperanti, produzione incessante di socialità e cultura, assolutamente libere e fuori dagli schemi, portatrici di una ricchezza che difficilmente è possibile ricercare e trovare altrove, lontano da questi spazi, lontano dai nostri spazi.

Cox 18 era ed è tutto questo, ma non solo.

è uno di quegli spazi, i centri sociali, che proprio due giorni fa venivano attacati dai banchi del parlamento dal vice sindaco De Corato, che insieme alla sua giunta vorrebbe amministrare questa città come fosse un suo feudo, cercando di esercitare il potere di arbitrio su tutte e tutti.

Più che amministratori, dei veri e propri sceriffi capaci solo di politiche securitarie e di sgomberi di spazi sociali, troppo affaccendati, come sono, a lasciare spazio ad interessi economici di grandi imprenditori/speculatori e della 'ndrangheta, che cercano di spartirsi la torta in occasione dell' Expo del 2015.

Lo spazio per chi costruisce tutti i giorni un'alternativa e una richhezza culturale, patrimonio incalcolabile, viene meno, diventa secondario, non utile per il profitto; si fa spazio invece a grandi opere che alla città non daranno nulla, ma che serviranno a gonfiare le tasche di pochi loschi speculatori e organizzazioni criminali.

Difendere i nostri spazi, oggi, vuol dire anche lottare contro queste logiche e queste politiche, vuol dire continuare a costruire un'alternativa politica e culturale valida, vuol dire difendere quel modo di vivere e viverci la metropoli.


Sabato al corteo, come giovedì, dovremo essere capaci di rispondere, di non lasciare che ci tolgano questi luoghi, di non lasciare i nostri spazi, così preziosi.

Dobbiamo essere tante e tanti, con rabbia e determinazione, perchè si rendano conto che chi tocca Cox 18, come qualunque altro spazio, sta toccando tutti.

TORNARE INDIETRO MAI.

GUAI A CHI CI TOCCA.

NETWORK DEI COLLETTIVI UNIVERSITARI PER L'AUTOFORMAZIONE

COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI di milano e provincia

CS CANTIERE


firma la petizione Contro lo sgombero del c.s.Conchetta-milano

per info: visita il blog del cox!