venerdì 28 novembre 2008

Passa al Senato il decreto legge 180

Oggi è stato approvato dal Senato il decreto legge Gelmini sull'università, un contentino ridicolo che arriva dopo due mesi di mobilitazione permanente nel tentativo di arginare l'onda. Ma così come siamo determinati a non pagare la crisi che altri hanno provocato, non siamo nemmeno disposti ad accettare le briciole del decreto 180.

Per questo oggi davanti al rettorato del Politecnico gli studenti hanno appeso uno striscione con scritto "LA VOSTRA MERITOCRAZIA NON SALVA IL SAPERE - LA LEGGE 180 NON FERMA L'ONDA".

Questo decreto non cambia la logica che sta alla base della legge 133, ovvero la dismissione dell'università pubblica, non mira a risolvere i reali problemi dell'università e degli studenti ma è una mossa puramente demagogica: a fronte di un taglio di 1,5 miliardi di tagli all' FFO vengono "restituiti" 200 milioni per alloggi e prestiti d'onore (e non per borse di studio come tentano di farci credere!).

Inoltre punta ad inserire il criterio della "concorrenza" tra i diversi atenei attraverso una ditribuzione "meritocratica" dei fondi, accontentando così AQUIS e PD, infatti almeno il 7% dell' FFO verrà trattenuto e ridistribuito tra gli atenei "virtuosi" secondo parametri non ancora definiti e verranno bloccate le assunzioni per gli atenei con i bilanci in rosso. Non si può pensare che questi provvedimenti risolvano i problemi di malagestione!

Le nuove regole per i concorsi, il sorteggio fra una lista di 12 candidati e la commissione nazionale, non assicurano la trasparenza e non mettono al riparo dalle raccomandazioni.

Il governo e la Gelmini e l'AQUIS non possono pensare di aver così chiuso la questione, anche perchè l'onda ha sollevato problemi e rivendicazioni che vanno oltre il taglio dell' FFO, portando avanti un'idea diversa di università, esprimendo la necessità della trasformazione della didattica nella direzione di una maggiore orizzontalità del sapere, prendendo in considerazione problemi più ampi come il diritto alla casa e alla mobilità.

Noi migliaia nelle strade

Loro poche decine nelle sale


Mariastella Gelmini ce l'ha fatta!!

Si ebbene si, la domenica mattina, grazie ad una operazione di depistaggio e massima segretezza, senza divulgare la notizia al di fuori dei canali del suo partito, ma comunque ben protetta dalla polizia ha messo piede a Milano.

Giusto il tempo di dire che il consenso intorno alla riforma cresce e di attaccare l'Onda che sarebbe secondo lei, in risacca.

Non è stata informata dei tre cortei di ieri, in cui 30.000 persone hanno invaso la città, non è stata informata della sua destituzione avvenuta oramai più di due settimane fa, tant'è che lei parla solo ai giovani del suo partito, mentre nelle occasioni pubbliche è Anna Adamolo, la nuova ministra dell'Onda Anomala a dire la sua, come al Piccolo Teatro Giovedì.

Se l'Onda stesse scemando saremmo sicuri di incontrarla nelle università, o di poter leggere calendario delle sue conferenze, iniziative, presenze. Ma sappiamo bene che l'Onda continuerà ad invadere le città e dunque la Gelmini potrà organizzare ancora conferenze a Milano, sempre nel massimo segreto, ma soltanto il 25 dicembre a mezzanotte, oppure il 1 gennaio entro le 12.00.... sono lontani i tempi in cui disse, non ho bisogno della polizia per andare nelle scuole....

Il 12 dicembre tutti in piazza per lo sciopero metropolitano: appuntamento a Largo Cairoli, studenti medi e universitari, mondo della formazione per un altra grande mareggiata dell'Onda.


ondanomalamilano

coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano e Provincia.