mercoledì 29 aprile 2009

I lavoratori della conoscenza tutti insieme alla May Day!


Che cosa hanno in comune un redattore editoriale precario, una ricercatrice precaria e un giornalista freelance? E che cosa accomuna chi lavora nella formazione, chi è occupato nella moda, lo scenografo, la ballerina e lo studente? Non è una nuova versione delle classiche barzellette che tanto piacciono al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. E' che il 23% degli occupati della Lombardia sono impiegati nella comunicazione, nell'editoria, nel marketing, nella formazione, nella ricerca. Tutti usano, nel lavoro, prevalenti facoltà cognitive, emotive, relazionali. Tutti vivono una condizione di precarietà. Tutti assistono alla devalorizzazione e al declassamento del proprio ruolo, in un paese che sembra aver dichiarato guerra all'intelligenza. Tutti si logorano il sistema nervoso, e si ammalano, inseguendo lavori cognitivi "a chiamata" e la pressione sociale a essi collegata, in assenza di reti di sostegno e di dirittiDiversi ma uguali, si sono incontrati, conosciuti, piaciuti. Si sono chiamati "lavoratori della conoscenza" e hanno deciso di denunciare uno dei paradossi del capitalismo contemporaneo: la contraddizione tra l’aumento d’importanza del lavoro cognitivo - produttivo di conoscenza - che ingrossa le tasche dei privati e la sua contemporanea svalorizzazione in termini salariali e occupazionali. Hanno cominciato a raccontarsi nel desiderio e nella frustrazione, nella rabbia e nella solitudine. E hanno scritto due documenti che parlano di loro e della nuova, complessiva, composizione e struttura del lavoro contemporaneo. Un Manifesto dei lavoratori della conoscenza, per descriversi e per descrivere che cosa producono tutti i giorni tutto il giorno in questa città. E una Carta dei diritti dei lavoratori della conoscenza, per dire alcune cose importanti in autonomia, secondo una modalità autorganizzata. In essa si chiede reddito, per reggere un'intermittenza della prestazione che è norma, e diritti minimi di base. Insomma, l'ossatura di un welfare metropolitano che distribuisca la ricchezza prodotta socialmente.
I lavoratori della conoscenza di Milano nei mesi scorsi hanno organizzato due incontri all'Università Statale (Universi precari n.1 e n.2) per confrontarsi con tutti quelli che vivono la stessa condizione. Per lo stesso motivo quest'anno saranno alla MayDay, con un carro dei lavoratori della conoscenza: vogliono rendersi visibili, allargare le reti, collegarsi a tutte le altre figure precarie di questa città.
Un modo di rispondere al ministro Sacconi che suggerisce ai giovani di "fare lavori manuali e umili", in un'Italia sempre e solo pronta a tagliare gli investimenti alla scuola, alla cultura e al sapere allo scopo di dotarsi di un comodo popolo di sudditi lobotomizzati.

Al percorso hanno, in prima istanza, aderito:
>> Rete dei Redattori Precari(www.rerepre.org)
>> Ricercatori, assegnisti e dottorandi dell’Università (www.diversamentestrutturati.noblogs.org)
>> Gruppo Biblioteche dell’università statale di Milano (www.statale.gnumerica.org)
>> City of Gods(www. precaria.org)
>> Lavoratori auto-organizzati della Scala (www.il-sottoscala .noblogs.org)
>> Coordinamento dei collettivi Studenteschi di Milano e Provincia (www.cantiere.org)
>> Network dei collettivi universitari per l'autoformazione (www.uniriot.org )

martedì 28 aprile 2009

VERSO IL G8 DI TORINO!

APPUNTAMENTI:
  • Martedì 5 maggio --> Ore 17.00, Statale via festa del perdono: Assemblea pubblica verso il g8 di torino. Interverranno i compagni del cua torinese (Collettivo universitario autonomo).
  • Martedì 12 Maggio --> Ore 15.00, Accademia di brera: Collettivi, studenti, ricercatori, dottorandi e lavoratori in assemblea verso il g8 di torino.
  • Mercoledì 13 maggio --> Ore 17.00, Statale via celoria: Iniziativa pubblica sul g8 2001, con proiezioni di video, foto, documenti e con l'intervento di supporto legale.
Martedì 19 maggio --> Ore o8.30
Stazione Centrale
TUTT* A TORINO!

lunedì 27 aprile 2009

H.12.30 AULA 5 @ SCIPOL: SECONDO APPUNTAMENTO DEL LABORATORIO E CINEFORUM DI AUTOFORMAZIONE

MARTEDI' 28 APRILE 2009
H. 14.30 AULA 5@ FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE (VIA CONSERVATORIO 7, MM1 SAN BABILA)


SECONDO INCONTRO DEL LABORATORIO E CINEFORUM DI AUTOFORMAZIONE
ALL'INTERNO DEL CORSO DI FILOSOFIA POLITICA "L'OSPITE INATTESO"


Prosegue il cineforum e laboratorio di filosofia politica all'interno del corso del professor Roberto Escobar. Dopo il primo appuntamento (con la proiezione del film "The Village" sul tema della paura e del controllo sociale) proseguono quindi gli incontri: questo percorso autoformativo si propone di costruire in una dimensione comune a tutti gli studenti e le studentesse momenti di riflessione e pensiero libero e critico attraverso l'uso dello strumento cinematografico e di materiali scelti dagli studenti stessi, per sviluppare poi il dibattito su temi alla libertà di scelta come la paura, l'ordine sociale, il razzismo, il controllo dei corpi. Saperi dunque utili alla vita, alla capacità critica e alla libertà di scelta per la nostra mente e i nostri corpi.

"L'OSPITE INATTESO" di Thomas McCarthy (2007)
E' sempre più sentita l’importanza di affrontare il tema dell’immigrazione non come mero problema di ordine pubblico e di “sicurezza”, parole che servono solo a legittimare discriminazione e xenofobia, ma da un punto di vista umano, che riconosca i migranti non come “masse senza volto”, ma come persone, portatrici di soggettività e diritti. Infatti è solo a partire dalle esperienze di vita che la diversità può essere concepita e valorizzata come arricchimento.
Trama: Un professore universitario del Connecticut torna nella propria casa, da tempo disabitata, e la trova occupata da una coppia di giovani migranti, di cui uno clandestino. Dopo un primo momento di sconcerto, decide di ospitarli...nasce così, anche attraverso la passione per la musica, un’amicizia che si rinsalderà ulteriormente quando il ragazzo verrà rinchiuso in un centro di detenzione per clandestini.