giovedì 12 febbraio 2009

NO MORE DECLEVA

C.R.U.I. e Gelmini... chi se li merita?

Gioved¡ 12 febbraio gli studenti e le studentesse di Scienze Politiche hanno assediato il Consiglio di Facolta' per denunciare la proroga del mandato di rettore al barone Decleva. Di fronte al rifiuto di aprire la seduta agli studenti, hanno interrotto l'hanno interrotta, provocando la sua sospensione.

[GUARDA: I video dell'interruzione del Consiglio di Facolta' di Scienze Politiche] [GUARDA: Le foto dell'iniziativa] [LEGGI: Il comunicato letto dagli studenti al Consiglio di Facolta'] [LEGGI: l'articolo di Repubblica] [LEGGI: l'articolo del Corriere della Sera] [LEGGI:la cacciata della Gelmini dal Conservatorio di Milano (10 febbraio)] [LEGGI: occupazione del rettorato della Statale di Milano (26 gennaio)]

Gioved¡ 12 febbraio gli studenti di Scienze Politiche hanno assediato il Consiglio di Facoltà, per denunciare l'approvazione della modifica dello statuto dell'ateneo, avvenuta in senato accademico il 20 Gennaio 2009 scorso con voto favorevole anche del Preside di Facolta' e di tutti i "rappresentanti" degli studenti e dei lavoratori. La modifica, se sara' votata nuovamente al prossimo Senato Accademico, e se sara' approvato dal ministro Gelmini, permettera' al barone Decleva di prolungare il secondo mandato, e rimanere così Presidente della C.R.U.I. fino al 2011. Una manovra appoggiata da tutti i rettori lombardi che ritengono importante la presenza di Decleva al tavolo della riforma dell'universita'. Di fronte al rifiuto di aprire la seduta alla partecipazione degli studenti, questi hanno interrotto il Consiglio, provocandone la sospensione.


Gli studenti hanno messo in luce anche la presa di posizione favorevole da parte del Preside di Facoltà, seguito di trattative fatte nell'ombra dei corridoi della facolta'. Dopo la conversione in legge del dl 180/2008, le contraddizioni su "meritocrazia" e "ricambio generazionale", che questa manovra del Rettore mette in luce, evidenziano come l'Università dei Baroni di fronte anche ai tagli targati Gelmini, punti al mantenimento delle proprie posizioni di potere, cercando di gestire trasformazioni e riforme dell'università.

Il governo intende far pagare la crisi agli studenti, ai lavoratori precari e non e ai migranti attaccando il welfare state, il sistema d'istruzione e adottando "pacchetti sicurezza" razzisti e inutili. I baroni vogliono far pagare la crisi dell'univerista' causata da loro stessi agli studenti, ai lavoratori e ai ricercatori precari. Ma sia il governo che i baroni nascondono i propri interessi dietro la vuota retorica del "merito". Quale `il merito dell'accordo tra Decleva e il ministero? C.R.U.I. e Gelmini... chi se li merita? Noi la crisi non la paghiamo!