Verso il 12 dicembre, generalizziamo lo sciopero al mondo della formazione artistica...
"NON SIAMO IL PROBLEMA MA LA SOLUZIONE"
cartellone appeso nelle facoltà in mobilitazione a Pisa
"SAPERI, REDDITO, DESIDERIO. DIAMO UN FUTURO AI NOSTRI SOGNI"
striscione appeso il 17 ottobre a Palermo
cartellone appeso nelle facoltà in mobilitazione a Pisa
"SAPERI, REDDITO, DESIDERIO. DIAMO UN FUTURO AI NOSTRI SOGNI"
striscione appeso il 17 ottobre a Palermo
Ormai da due mesi, un' Onda Anomala invade le città di tutta Italia, determinata a prendere in mano il proprio futuro; a partire dalle strade e le piazze, fino alle aule o le facoltà intere, gli studenti hanno cominciato a riprendersi gli spazi e i tempi necessari alla costruzione di una nuova università, che sia comune e libera; qui e ora, attraverso le lezioni in piazza e i blocchi metropolitani, le notti bianche, le occupazioni e i cortei mettiamo in campo pratiche reali che danno vita ad un sapere veramente utile alle nostre vite e non al guadagno economico di altri, un sapere che non ha nulla a che fare con il nozionismo ammuffito del vecchio sistema già fallito del il 3+2; un sapere libero, e partigiano, un sapere che nasce dal basso, che mette valore la condivisione e non la specializzazione e per questo sa essere incontrollabile.
L'Alta Formazione Artistica e Musicale condivide con le università il sistema di accumulazione feroce dei crediti, e le tasse: in cambio però non riceve nemmeno un titolo di studio del valore di una laurea...una battaglia che nelle Accademie viene portata avanti da quasi 10 anni ma, grazia a Mariastella Gelmini, la legge attuativa è stata definitivamente abbandonata. Un elemento in più che -da Berlinguer, alla Moratti, passando per Mussi ministro senza qualità fino alla Gelmini- si aggiunge ai tentativi di distruzione della formazione pubblica.
Che nessun governo abbia intenzione di investire nella formazione è un dato appurato, e l'Onda, irrappresentabile, senza partiti e senza bandiere, costruisce da sè il proprio futuro, autoriformando le università.
Il sapere, la cultura e l'arte sono beni comuni, siamo noi studenti, giorno per giorno, a costruirli nelle aule e nei corridoi delle università e delle accademie, per questo rivendichiamo che siano accessibili per tutti. Una accumulazione continua di sapere che immediatamente viene messa a valore economicamente, producendo profitto per altri mentre gli studenti lavorano gratuitamente, sono precari a tutti gli effetti, fanno stages senza essere pagati, e tantomeno hanno il. diritto a usufruire gratis agli strumenti necessari per studiare e vivere in modo dignitoso: dai libri al materiale più costosto necessario a seguire laboratori, dai musei ai teatri, fino ai buoni pasto e alle case.
Siamo l'innovazione culturale di questo paese, e reclamiamo reddito, siamo decisi a riprenderci il compenso economico che ci spetta per la produzione che quotidianamente mettiamo in campo: faremo questo mercoledì 10 dicembre, due giorni prima della data nazionale in cui con uno sciopero metropolitano bloccheremo nuovamente ogni città. In questa data, saremo davanti a mostre e musei, cinema e teatri a reclamare l'ingresso gratuito, per tutti e tutte.
Verso il 12 dicembre, generalizziamo lo sciopero al mondo della formazione artistica, riprendendoci l'arte e la cultura.
Accademia Delle Belle Arti di Brera in Mobilitazione Permanente
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