domenica 8 febbraio 2009

PACCHETTO SICUREZZA? NO, GRAZIE!

assemblea pubblica sul nuovo "pacchetto sicurezza" in discussione in parlamento
intervengono: prof. Roberto Escobar
prof. Maurizio Ambrosini
giovedì 12 febbraio h.12.30 aula 25


La scorsa settimana è stato approvata in Senato la versione definitiva del pacchetto sicurezza, nonostante la battuta d'arresto sull'allungamento dei tempi di detenzione nei CIE fino a 18 mesi. Si tratta di un insieme di norme che va a stringere ulteriormente la morsa nei confronti dei migranti, usati per l'ennesima volta da questo governo come capro espiatorio in un momento di crisi economica. In nome del ripristino della legalitá, viene negato un diritto primario come quello alla salute, grazie alla proposta della Lega Nord in base alla quale un medico è obbligato a denunciare la presenza di tutti i clandestini o irregolari, che si dovessero presentare per richiedere cure mediche, presso una struttura sanitaria pubblica, benchè il diritto alla sanitá sia sancito da tutte le convenzioni per i diritti umani. Ma non solo. Viene creato il reato di immigrazione clandestina, con multe che arrivano ad ammontare a 10mila euro e rimpatrio senza bisogno del nulla osta da parte dell'autoritá competente, oltre all'introduzione di una tassa della tassa sul rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno, che viene fissata per un costo tra gli 80 e i 200 euro. Approvate inoltre la schedatura dei clochard e le cosiddette "ronde" nelle cittá. Le norme di stampo razzista e xenofobo contenute nel pacchetto sicurezza non fanno quindi altro che accentuare ed istituzionalizzare il clima di intolleranza e paura nei confronti dei migranti, promosso da una campagna mediatica e politica senza precedenti: ogni giorno vengono messi in discussione i diritti dei cittadini stranieri, e ciò crea il terreno fertile per fatti come quelli di Nettuno e Civitavecchia, solo per citare i più recenti. Di fronte all'abuso di potere e alla discriminazione in nome dei soliti paradigmi securitari, noi rispondiamo che l'unica sicurezza di cui vorremmo sentire parlare è quella dei diritti che questo pacchetto sicurezza mette in discussione, oggi più che mai.

giovedì 12 febbraio h.12.30 aula 25
facoltá di scienze poliche
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giovedì 5 febbraio 2009

C.R.U.I. e Gelmini..... chi se li MERITA?

Dopo l'occupazione del Rettorato della Statale e l'interruzione della Giunta di Facoltá di Scienze Politiche....

ASSEDIO AL CONSIGLIO DI FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
giovedí 12 febbraio ore 14.30, facoltá di scienze politiche


Il 9 Gennaio 2009 il dl 180 sull'Università viene convertito in legge. I cavalli di battaglia sbandierati dal ministro Gelmini sono: meritocrazia, trasparenza e ricambio generazionale.

Il 20 Gennaio 2009 al Senato Accademico dell'Università Statale di Milano, i "rappresentanti" degli studenti, dei lavoratori e i presidi di tutte le facoltà hanno votato per la proposta di modifica dello statuto di Unimi. Se sarà confermata dal ministro Gelmini e se il Senato Accademico la rivoterà a marzo, questa modifica permetterà al "magnifico" Rettore Enrico Decleva di prolungare il suo secondo mandato e di restare presidente della C.R.U.I. (conferenza dei rettori) fino al 2011, anno in cui compirà 70 anni. Era questo il vero obiettivo di Decleva durante l'Onda, era questa la manovra che si nascondeva dietro tre mesi di (a questo punto) false dichiarazioni contro la l. 133/2008.
L'utilizzo di un luogo pubblico di formazione come privato orticello di potere è inaccettabile, così come le manovre e le strategie portate avanti per difendere gli interessi delle lobby di baroni mascherati dalla corsa al "merito". Inoltre le dichiarazioni dei rettori delle "eccellenti" Bicocca e Politecnico che ammettono l'importanza di Decleva nella trattativa per la prossima Riforma Gelmini, allontanano sempre di più l'Università dall'essere un luogo di formazione, di sapere critico e di ricerca libera.

Per tutti questi motivi e visto che il Preside della nostra Facoltà il 20 gennaio ha già votato a favore di queste manovre senza consultazioni, giovedì 12 febbraio gli studenti e le studentesse assedieranno il Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche. Metteremo in luce questi giochi di potere mascherati dalla vuota retorica del "merito". L'accordo tra la C.R.U.I. e la Gelmini, chi se lo MERITA?

C.r.u.i. e Gelmini: CHI SE LI MERITA! Interrotta la Giunta di Scienze Politiche


Oggi, Giovedi 5 Febbraio alle 14.30, gli studenti di Scienze politiche hanno interrotto la Giunta di Facoltà presentando una lettera.
A seguito del voto favorevole del 20 Gennaio 2009 in Senato Accademico, riguardante la proposta di modifica dello statuto d'Ateneo, per permettere al Rettore Decleva di prolungare il secondo mandato e rimanere quindi presidente della C.R.U.I (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), gli studenti sottoforma di lettera chiedono lo svolgimento in forma aperta e pubblica del prossimo Consiglio di Facoltà (in programma Giovedi 12 Febbraio), per aprire il dibattito e sottolineare le contraddizioni sul tema, visto soprattutto il voto favorevole espresso dal Preside di Facoltà in Senato, senza consultazioni. Durante l'iniziativa, e vista la mancanza di risposte del Preside Daniele Checchi, gli studenti lanciano l'assedio al Consiglio di Facoltà di Giovedi 12 Febbraio ore 14.30....
C.R.U.I. E GELMINI...CHI SE LI MERITA!!

Ecco il testo della lettera consegnata ai componenti della Giunta di Facoltà:
Siamo studenti e studentesse di questa Facoltà, siamo l'anima viva e il motore di un luogo di formazione sempre meno critica e sempre più nozionistica.
Abbiamo attraversato per tre mesi la nostra Università travolgendola con la forza e l'immaginario dell'Onda Anomala, e continueremo a farlo. Siamo stati protagonisti e portatori di una voglia di autodeterminazione del nostro futuro, della presa di coscienza e quindi della ribellione di migliaia di studenti. Proprio la scintilla che fece scoppiare questa mobilitazione, fu l'occupazione del Rettorato dell'Università degli Studi di Milano, quando decine di studenti chiesero al Rettore Enrico De Cleva di prendere posizione contro i provvedimenti targati Gelmini Tremonti, quei provvedimenti contro cui le Università milanesi non hanno mai preso posizione.
Il 9 Gennaio 2009 la Legge 180 viene approvata dalle camere sottoposte al voto di fiducia. I cavalli di battaglia sbandierati dal ministro Gelmini sono: meritocrazia, trasparenza e ricambio generazionale.
Il 20 Gennaio 2009 il Senato Accademico dell'Università Statale di Milano, vota favorevole alla proposta di modifica dello statuto per permettere al magnifico Rettore di prolungare il suo secondo mandato, rimanendo quindi presidente della C.R.U.I..
L'utilizzo di un luogo pubblico di formazione come l'Università come privato orticello di potere è inaccettabile, le manovre e le strategie portate avanti secondo meri interessi personali e l'intenzione di partecipare alla rincorsa al virtuosismo, dopo 3 mesi di (a questo punto) false dichiarazioni contro il DL Geimini e viste le dichiarazioni del rettore della Bicocca che ammette l'importanza di De Cleva nella trattativa per la prossima Riforma Gelmini, allontanano sempre di più questo luogo dall'essere un luogo di formazione critica e libera. Per tutti questi motivi e visto che il Preside della nostra Facoltà ha già votato favorevole senza consultazioni, allo scorso Senato Accademico, vogliamo che il Consiglio di Facoltà di Giovedi 12 Febbraio sia aperto e pubblico, per mettere in luce queste contraddizioni e opporsi ai giochi di potere che stanno dietro la gestione della Nostra Università.


COLLETTIVO DI SCIENZE POLITICHE

lunedì 26 gennaio 2009

Fuori i Baroni dall'Università. Anna Adamolo (Di)Rettrice!


Questa mattina decine di studenti universitari hanno occupato i rettorati della Statale e di Brera. Dalle poltrone dei rettori Anna Adamolo ha tenuto due conferenze stampa e, acclamata dagli studenti, è stata nominata nuova (Di)Rettrice. Durante le conferenze sono stati declamati i dieci punti del programma della nuova libera università.
Una libera universita' che propone Autoformazione, laboratori autogestiti, abolizione del sistema dei crediti, spazi liberi e autogestiti per gli studenti, servizi gratuiti come la distribuzione di testi e dispense, una ricerca libera e non "a misura" di azienda; insomma un luogo di formazione pubblica e critica, in grado di essere trasparente e libera da baroni e rettori, sostenitori di interessi personali e non collettivi.
Le intenzioni del governo erano chiare già nella l.133/2008: scaricare i costi della crisi sul welfare state e sul sistema d'istruzione. Lo scorso autunno, mentre l'Onda travolgeva le metropoli affermando di non voler pagare la crisi, i baroni si mostravano molto cauti.... Tramite la Crui e il Pd si stavano adoperando nelle stanze buie dei Ministeri per garantirsi un posto nella riforma dell'università di cui la Gelmini parlava già da mesi.
I baroni non dimostrano interesse per la qualità del sapere e della ricerca, non importa che l'università diventi pubblica o diventi privata: vogliono semplicemente mantenere la loro posizione o, se proprio qualcosa deve cambiare, vogliono gestire la trasformazione dell'università.
E' proprio questo tipo di manovre che gli studenti dell'Onda hanno sanzionato questa mattina, il rettore Enrico De Cleva della Statale di Milano sta infatti portando avanti in queste settimane, in senato Accademico e ora in esame al Ministero, la modifica dello Statuto di Ateneo per garantirsi la possibilita' di rimanere Rettore (pur essendo al termine del secondo mandato) e quindi anche Presidente della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane).
Non solo De Cleva e' protagonista di queste manovre clientelari di potere, anche il direttore dell'accademia di Brera Fernando De Filippi, ha raggiunto il culmine dell'indecenza, sono infatti vent'anni che presiede la direzione dell'Accademia grazie a accordi e giochi di potere, che gli hanno permesso di rendere l'accademia di belle Arti un salotto privato: tra il personale, infatti, ha potuto inserire a piacimento parenti e amici in un vortice di inpunita' e raccomandazioni: anche lui stamane e' stato sostituito da ANNA ADAMOLO.
Dopo che il DL180 e' diventato Legge, dopo che nel silenzio Rettori e Direttori continuano a portare avanti interessi personali nelle Universita' e Accademie pubbliche, L' ONDA E' RITORNATA....ANNA ADAMOLO E' IL NOSTRO FUTURO!!


Network dei Collettivi Universitari per l'Autoformazione

venerdì 23 gennaio 2009

corteo Sabato 24 gennaio h14.30 piazza XXIV maggio

COX 18 RESISTE!

CONTRO SCERIFFI E SPECULAZIONI, PER LA DIFESA DEGLI SPAZI SOCIALI

corteo

Sabato 24 gennaio h14.30

piazza XXIV maggio!

Ieri mattina, con lo sgombero di Cox 18, libreria Calusca e archivio Primo Moroni, è stato chiuso uno spazio sociale storico di Milano.

Non solo, però.

Hanno anche cercato di cancellare un modo di agire e costruire questa metropoli, dal basso, fatta di corpi, di uomini e donne cooperanti, produzione incessante di socialità e cultura, assolutamente libere e fuori dagli schemi, portatrici di una ricchezza che difficilmente è possibile ricercare e trovare altrove, lontano da questi spazi, lontano dai nostri spazi.

Cox 18 era ed è tutto questo, ma non solo.

è uno di quegli spazi, i centri sociali, che proprio due giorni fa venivano attacati dai banchi del parlamento dal vice sindaco De Corato, che insieme alla sua giunta vorrebbe amministrare questa città come fosse un suo feudo, cercando di esercitare il potere di arbitrio su tutte e tutti.

Più che amministratori, dei veri e propri sceriffi capaci solo di politiche securitarie e di sgomberi di spazi sociali, troppo affaccendati, come sono, a lasciare spazio ad interessi economici di grandi imprenditori/speculatori e della 'ndrangheta, che cercano di spartirsi la torta in occasione dell' Expo del 2015.

Lo spazio per chi costruisce tutti i giorni un'alternativa e una richhezza culturale, patrimonio incalcolabile, viene meno, diventa secondario, non utile per il profitto; si fa spazio invece a grandi opere che alla città non daranno nulla, ma che serviranno a gonfiare le tasche di pochi loschi speculatori e organizzazioni criminali.

Difendere i nostri spazi, oggi, vuol dire anche lottare contro queste logiche e queste politiche, vuol dire continuare a costruire un'alternativa politica e culturale valida, vuol dire difendere quel modo di vivere e viverci la metropoli.


Sabato al corteo, come giovedì, dovremo essere capaci di rispondere, di non lasciare che ci tolgano questi luoghi, di non lasciare i nostri spazi, così preziosi.

Dobbiamo essere tante e tanti, con rabbia e determinazione, perchè si rendano conto che chi tocca Cox 18, come qualunque altro spazio, sta toccando tutti.

TORNARE INDIETRO MAI.

GUAI A CHI CI TOCCA.

NETWORK DEI COLLETTIVI UNIVERSITARI PER L'AUTOFORMAZIONE

COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI di milano e provincia

CS CANTIERE


firma la petizione Contro lo sgombero del c.s.Conchetta-milano

per info: visita il blog del cox!

lunedì 19 gennaio 2009

metrouniversity _ collettivo di scienze politiche

Laboratorio di autoformazione 2.0,

"UNIVERSITA' IN TRASFORMAZIONE"



primo incontro: 21 gennaio ore 12.30 AULA 25, facoltá di scienze politiche, via conservatorio 7, mm1 san babila

Mercoledí 21 gennaio alla Facoltá di Scienze Politiche, si terrá il primo incontro del nuovo laboratorio di autoformazione organizzato dal Collettivo di Scienze Politiche e da Metrouniversity. Rifiutarsi di pagare la crisi dell'università baronale e quindi opporsi ai tagli della l.133/2008, come abbiamo fatto durante l'Onda, significa anche osare immaginare e cominciare a costruire la "libera universitá" a partire da una semplice constatazione: il sapere non é neutro, il sapere é sempre di parte e serve a prendere posizione. Di fronte a un rapporto gerarchico e verticale nella trasmissione del sapere nelle nostre università, autoformazione é orizzontalità, partecipazione, condivisione e sapere critico che produce azioni.


“Metropoli meticcia”, il laboratorio del primo trimestre, affrontava le tematiche legate ai fenomeni migratori per prendere posizione rispetto all'omicidio di Abba, alle politiche securitarie e al razzismo. Dopo l'Onda Anomala che ha investito le metropoli, si tratta di fare un passo avanti: indagare come funziona l'università e quali sono i soggetti che partecipano alla sua governance, chiederci cosa significa produzione e trasmissione del sapere, chiarire il rapporto tra università e metropoli e costruire gli strumenti per trasformarla. Il nuovo laboratorio parlerà proprio di "Università in trasformazione" e sará costruito con le soggettivitá incontrate e conosciute sulla cresta dell'Onda. E sará ottenuto il riconoscimento di 3 crediti per la partecipazione al laboratorio come come forma di riappropriazione del tempo di studio e di produzione del sapere che il dispositivo dei crediti vorrebbe misurare e controllare.

A partire da Scienze Politiche, le esperienze di autoformazione si moltiplicano nelle facoltà e accademie di Milano, come il percorso di autoformazione e solidarietá attiva Free Gaza Now! che sta giá attraversando la metropoli.